Il Design dell’Informazione, uno dei settori della Comunicazione Visiva, può giocare un ruolo importante per rendere comprensibile una grande varietà di fenomeni, talvolta stratificati e complessi. La traduzione di dati in artefatti comunicativi implica inevitabili processi di semplificazione grafica, secondo paradigmi che dipendono da strategie narrative, mezzi e tecnologie utilizzati e dal contesto in cui la comunicazione ha luogo. Il quadro comunicativo contemporaneo si caratterizza per la trasmissione di informazioni in tempo reale, per la sovrapposizione di notizie contraddittorie, e per la massiccia presenza di immagini. Tale complessità ha contribuito alla diffusione di termini quali infosfera, infodemia e disordine informativo, tutti riconducibili al più ampio concetto di information overload, introdotto dal sociologo Alvin Toffler già negli anni ‘70. Il sovraccarico informativo indica la difficoltà, da parte dell’utente, di elaborare una grande quantità di informazioni, in particolare quando complesse e contraddittorie. Tutto ciò configura un grado di difficoltà per cui, per tradurre fenomeni complessi― e relativi dati―in artefatti comunicativi, non è facile pensare ad un modus operandi ideale. La presente ricerca si propone di indagare come la comunicazione di fenomeni complessi si sia articolata nel tempo tra modelli e tecnologie, per arrivare all’analisi di un fenomeno specifico, particolarmente rilevante oggi come nel passato: le migrazioni umane. Una prima analisi collega gli studi sulla traduzione linguistica con quelli sul design dell'informazione, entrambi orientati verso l'obiettivo di rendere comprensibili contenuti di vario genere, cercando la forma di espressione più idonea in base al contesto di riferimento. Nel settore del design dell'informazione, la traduzione si concretizza attraverso immagini e schemi con vari livelli di astrazione. Il lavoro prosegue con l’analisi di casi studio provenienti dall’ambito cartografico. La mappa infatti, è oggetto emblematico della traduzione visiva di informazioni di tipo territoriale/spaziale. Nel corso dei secoli, l’arte della cartografia si è scontrata con il problema di ordinare in un formato preciso e con forti vincoli, una varietà di informazioni, operando delle scelte che escludevano inevitabilmente una parte dei dati, a seconda dello scopo della mappa. Viceversa, con la rivoluzione digitale, le tecnologie in uso, sembrerebbero capaci di superare tali limiti. Inoltre il trasferimento della registrazione e trasmissione informativa dal supporto cartaceo a quello digitale, ha cambiato non solo il formato delle mappe, ma anche il loro contenuto. Per un certo tipo di mappe, sarebbe oggi più corretto parlare di mappe-database: non più superfici bidimensionali, ma spazi esplorabili in profondità, costituiti da una complessa stratificazione di informazioni accessibili, personalizzabili e in continuo aggiornamento. Il tema delle migrazioni umane, caso studio conclusivo di questa ricerca, è stato scelto come esempio per esplorare le soluzioni comunicative in uso per trasmettere i complessi rapporti tra spazio e mobilità. I fenomeni migratori, sempre più al centro dell’agenda e della speculazione politica, sono spesso percepiti come avvenimenti negativi e sovrastimati. Tali eventi sono caratterizzati da una grande stratificazione di informazioni, che riguardano l'insieme delle persone nei loro sistemi relazionali (istituzioni, agenzie, media...), ognuno con un punto di vista e un'interpretazione diversi. La ricerca esplora soluzioni progettuali, passate e presenti, per aprire nuove possibilità di contaminazione nella traduzione e sovrapposizione di livelli qualitativi e quantitativi di informazione. Lo scopo ultimo è individuare soluzioni progettuali ibride che possano favorire una maggiore comprensione e consapevolezza da parte del pubblico, intrecciando la ricerca sul design dell'informazione con quella artistica.

Information Design, one of the fields of Visual Communication, can play a significant role in making a wide variety of complex and layered phenomena understandable. The translation of data into communicative artifacts implies inevitable processes of graphic simplification, according to paradigms that depend on narrative strategies, means and technologies used, and the context in which communication takes place. The contemporary communicative landscape is characterized by real-time information transmission, the overlap of contradictory news, and the massive presence of images. This complexity has contributed to the spread of terms such as "infosphere," "infodemic," and "information disorder," all related to the broader concept of "information overload" introduced by sociologist Alvin Toffler in the 1970s. Information overload indicates the difficulty for users in processing a large amount of information, especially when it is complex and contradictory. This presents a level of difficulty in translating complex phenomena and their data into communicative artifacts, making it challenging to think of an ideal modus operandi. This research aims to investigate how the communication of complex phenomena has evolved, considering models and technologies, to arrive at the analysis of a specific phenomenon that is particularly relevant today, as in the past: human migration. An initial analysis connects studies on linguistic translation with those on information design, both aimed at making various types of content understandable by finding the most suitable form of expression based on the context of reference. In information design, translation is realized through images and diagrams with various levels of abstraction. The work continues with the analysis of case studies from the field of cartography. Maps are emblematic objects of the visual translation of territorial/spatial information. Over the centuries, the art of cartography has grappled with the challenge of organizing various information in a precise format with strict constraints, making choices that inevitably exclude some data depending on the map's purpose. Conversely, with the digital revolution, the technologies in use appear capable of overcoming these limitations. Furthermore, the transfer of information recording and transmission from paper to digital has not only changed the format of maps but also their content. For certain types of maps, it would be more appropriate to speak of "database maps" today, no longer two-dimensional surfaces but exploratory spaces with a complex layering of accessible, customizable, and continuously updated information. The theme of human migration, the concluding case study of this research, was chosen as an example to explore communicative solutions for conveying the complex relationships between space and mobility. Migration phenomena, increasingly central to the political agenda and speculation, are often perceived as negative and exaggerated events. These events are characterized by a significant layering of information concerning all individuals in their relational systems (institutions, agencies, media, etc.), each with a different perspective and interpretation. The research explores past and present design solutions to open up new possibilities for the translation and overlap of qualitative and quantitative levels of information. The ultimate goal is to identify hybrid design solutions that can promote greater understanding and awareness among the public by intertwining research in information design with artistic expression

I processi di traduzione visiva nel design dell'informazione / Melis, Sabrina. - (2023 Oct 27).

I processi di traduzione visiva nel design dell'informazione

MELIS, Sabrina
2023-10-27

Abstract

Il Design dell’Informazione, uno dei settori della Comunicazione Visiva, può giocare un ruolo importante per rendere comprensibile una grande varietà di fenomeni, talvolta stratificati e complessi. La traduzione di dati in artefatti comunicativi implica inevitabili processi di semplificazione grafica, secondo paradigmi che dipendono da strategie narrative, mezzi e tecnologie utilizzati e dal contesto in cui la comunicazione ha luogo. Il quadro comunicativo contemporaneo si caratterizza per la trasmissione di informazioni in tempo reale, per la sovrapposizione di notizie contraddittorie, e per la massiccia presenza di immagini. Tale complessità ha contribuito alla diffusione di termini quali infosfera, infodemia e disordine informativo, tutti riconducibili al più ampio concetto di information overload, introdotto dal sociologo Alvin Toffler già negli anni ‘70. Il sovraccarico informativo indica la difficoltà, da parte dell’utente, di elaborare una grande quantità di informazioni, in particolare quando complesse e contraddittorie. Tutto ciò configura un grado di difficoltà per cui, per tradurre fenomeni complessi― e relativi dati―in artefatti comunicativi, non è facile pensare ad un modus operandi ideale. La presente ricerca si propone di indagare come la comunicazione di fenomeni complessi si sia articolata nel tempo tra modelli e tecnologie, per arrivare all’analisi di un fenomeno specifico, particolarmente rilevante oggi come nel passato: le migrazioni umane. Una prima analisi collega gli studi sulla traduzione linguistica con quelli sul design dell'informazione, entrambi orientati verso l'obiettivo di rendere comprensibili contenuti di vario genere, cercando la forma di espressione più idonea in base al contesto di riferimento. Nel settore del design dell'informazione, la traduzione si concretizza attraverso immagini e schemi con vari livelli di astrazione. Il lavoro prosegue con l’analisi di casi studio provenienti dall’ambito cartografico. La mappa infatti, è oggetto emblematico della traduzione visiva di informazioni di tipo territoriale/spaziale. Nel corso dei secoli, l’arte della cartografia si è scontrata con il problema di ordinare in un formato preciso e con forti vincoli, una varietà di informazioni, operando delle scelte che escludevano inevitabilmente una parte dei dati, a seconda dello scopo della mappa. Viceversa, con la rivoluzione digitale, le tecnologie in uso, sembrerebbero capaci di superare tali limiti. Inoltre il trasferimento della registrazione e trasmissione informativa dal supporto cartaceo a quello digitale, ha cambiato non solo il formato delle mappe, ma anche il loro contenuto. Per un certo tipo di mappe, sarebbe oggi più corretto parlare di mappe-database: non più superfici bidimensionali, ma spazi esplorabili in profondità, costituiti da una complessa stratificazione di informazioni accessibili, personalizzabili e in continuo aggiornamento. Il tema delle migrazioni umane, caso studio conclusivo di questa ricerca, è stato scelto come esempio per esplorare le soluzioni comunicative in uso per trasmettere i complessi rapporti tra spazio e mobilità. I fenomeni migratori, sempre più al centro dell’agenda e della speculazione politica, sono spesso percepiti come avvenimenti negativi e sovrastimati. Tali eventi sono caratterizzati da una grande stratificazione di informazioni, che riguardano l'insieme delle persone nei loro sistemi relazionali (istituzioni, agenzie, media...), ognuno con un punto di vista e un'interpretazione diversi. La ricerca esplora soluzioni progettuali, passate e presenti, per aprire nuove possibilità di contaminazione nella traduzione e sovrapposizione di livelli qualitativi e quantitativi di informazione. Lo scopo ultimo è individuare soluzioni progettuali ibride che possano favorire una maggiore comprensione e consapevolezza da parte del pubblico, intrecciando la ricerca sul design dell'informazione con quella artistica.
27-ott-2023
Information Design, one of the fields of Visual Communication, can play a significant role in making a wide variety of complex and layered phenomena understandable. The translation of data into communicative artifacts implies inevitable processes of graphic simplification, according to paradigms that depend on narrative strategies, means and technologies used, and the context in which communication takes place. The contemporary communicative landscape is characterized by real-time information transmission, the overlap of contradictory news, and the massive presence of images. This complexity has contributed to the spread of terms such as "infosphere," "infodemic," and "information disorder," all related to the broader concept of "information overload" introduced by sociologist Alvin Toffler in the 1970s. Information overload indicates the difficulty for users in processing a large amount of information, especially when it is complex and contradictory. This presents a level of difficulty in translating complex phenomena and their data into communicative artifacts, making it challenging to think of an ideal modus operandi. This research aims to investigate how the communication of complex phenomena has evolved, considering models and technologies, to arrive at the analysis of a specific phenomenon that is particularly relevant today, as in the past: human migration. An initial analysis connects studies on linguistic translation with those on information design, both aimed at making various types of content understandable by finding the most suitable form of expression based on the context of reference. In information design, translation is realized through images and diagrams with various levels of abstraction. The work continues with the analysis of case studies from the field of cartography. Maps are emblematic objects of the visual translation of territorial/spatial information. Over the centuries, the art of cartography has grappled with the challenge of organizing various information in a precise format with strict constraints, making choices that inevitably exclude some data depending on the map's purpose. Conversely, with the digital revolution, the technologies in use appear capable of overcoming these limitations. Furthermore, the transfer of information recording and transmission from paper to digital has not only changed the format of maps but also their content. For certain types of maps, it would be more appropriate to speak of "database maps" today, no longer two-dimensional surfaces but exploratory spaces with a complex layering of accessible, customizable, and continuously updated information. The theme of human migration, the concluding case study of this research, was chosen as an example to explore communicative solutions for conveying the complex relationships between space and mobility. Migration phenomena, increasingly central to the political agenda and speculation, are often perceived as negative and exaggerated events. These events are characterized by a significant layering of information concerning all individuals in their relational systems (institutions, agencies, media, etc.), each with a different perspective and interpretation. The research explores past and present design solutions to open up new possibilities for the translation and overlap of qualitative and quantitative levels of information. The ultimate goal is to identify hybrid design solutions that can promote greater understanding and awareness among the public by intertwining research in information design with artistic expression
migration; info-design; visual translation; communication design; cartography
I processi di traduzione visiva nel design dell'informazione / Melis, Sabrina. - (2023 Oct 27).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11388/320009
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