Il percorso verso la transizione verde, promosso nel corso degli anni dall’Unione Europea attraverso diversi piani e strategie (Madau, 2014; Di Blasi, 2016; Prezioso, 2018), ha recentemente subito un’ulteriore spinta in seguito all’approvazione del Green Deal e alla diffusione della pandemia da Covid-19 (Urb@nit, 2021). Il nuovo ciclo di programmazione per il periodo 2021-2027 si apre all’insegna di alcuni obiettivi strategici che l’UE intende conseguire per arrivare ad affermarsi, entro il 2050, come la prima economia a zero emissioni. In una simile cornice, la produzione di energia da fonti rinnovabili (eolico, solare, biomasse) si rivela determinante sebbene alcune dinamiche necessitino di particolare attenzione. Svariati interventi realizzati in aree geografiche differenti hanno, infatti, fatto emergere quanto le iniziative volte ad incentivare la produzione di “energia pulita” debbano necessariamente conciliarsi con le istanze delle comunità locali, sempre più chiamate a partecipare attivamente ai progetti di sviluppo territoriale (Bagliani, Dansero, 2011). Le aree rurali e interne, che per le loro caratteristiche potrebbero dare un importante contributo alla transizione verde, in passato sono state esposte ad azioni speculative di varia natura, rivelandosi talvolta teatro di conflitti e divisioni. La presenza di impianti fotovoltaici e parchi eolici, ad esempio, è stata in taluni casi contestata dalle popolazioni rurali a causa degli impatti visivi sul paesaggio, delle scarse ricadute occupazionali e delle possibili esternalità negative su altri settori, primi tra tutti quelli legati al primario e al turismo. Al contrario, vi sono contesti geografici dove tali infrastrutture hanno visto un positivo accoglimento da parte delle comunità locali e una conseguente integrazione intersettoriale all’interno di azioni pianificatorie e di sviluppo. Il presente lavoro, dopo un inquadramento di carattere generale sul tema della transizione verde e sugli aspetti legati alla produzione di energia da fonti rinnovabili, intende approfondire un caso di studio in Sardegna. La ricerca, basata sull’analisi di documenti politici, raccolta ed elaborazione dati e interviste semi strutturate rivolte ad alcuni stakeholder territoriali, intende analizzare criticamente alcune specifiche dinamiche connesse alla presenza di un parco eolico nel comune di Ulassai appartenente a un’area rurale e interna della provincia dell’Ogliastra, operativo dal 2005 e recentemente ampliato.

Transizione verde e aree marginali: impatti socioeconomici e ambientali dell’eolico in un’area interna della Sardegna / Lampreu, Salvatore. - (2021), pp. 141-141. (Intervento presentato al convegno GEOGRAFIE IN MOVIMENTO / MOVING GEOGRAPHIES tenutosi a Padova nel 08-09-2021/13-09-2021).

Transizione verde e aree marginali: impatti socioeconomici e ambientali dell’eolico in un’area interna della Sardegna

Lampreu, Salvatore
2021-01-01

Abstract

Il percorso verso la transizione verde, promosso nel corso degli anni dall’Unione Europea attraverso diversi piani e strategie (Madau, 2014; Di Blasi, 2016; Prezioso, 2018), ha recentemente subito un’ulteriore spinta in seguito all’approvazione del Green Deal e alla diffusione della pandemia da Covid-19 (Urb@nit, 2021). Il nuovo ciclo di programmazione per il periodo 2021-2027 si apre all’insegna di alcuni obiettivi strategici che l’UE intende conseguire per arrivare ad affermarsi, entro il 2050, come la prima economia a zero emissioni. In una simile cornice, la produzione di energia da fonti rinnovabili (eolico, solare, biomasse) si rivela determinante sebbene alcune dinamiche necessitino di particolare attenzione. Svariati interventi realizzati in aree geografiche differenti hanno, infatti, fatto emergere quanto le iniziative volte ad incentivare la produzione di “energia pulita” debbano necessariamente conciliarsi con le istanze delle comunità locali, sempre più chiamate a partecipare attivamente ai progetti di sviluppo territoriale (Bagliani, Dansero, 2011). Le aree rurali e interne, che per le loro caratteristiche potrebbero dare un importante contributo alla transizione verde, in passato sono state esposte ad azioni speculative di varia natura, rivelandosi talvolta teatro di conflitti e divisioni. La presenza di impianti fotovoltaici e parchi eolici, ad esempio, è stata in taluni casi contestata dalle popolazioni rurali a causa degli impatti visivi sul paesaggio, delle scarse ricadute occupazionali e delle possibili esternalità negative su altri settori, primi tra tutti quelli legati al primario e al turismo. Al contrario, vi sono contesti geografici dove tali infrastrutture hanno visto un positivo accoglimento da parte delle comunità locali e una conseguente integrazione intersettoriale all’interno di azioni pianificatorie e di sviluppo. Il presente lavoro, dopo un inquadramento di carattere generale sul tema della transizione verde e sugli aspetti legati alla produzione di energia da fonti rinnovabili, intende approfondire un caso di studio in Sardegna. La ricerca, basata sull’analisi di documenti politici, raccolta ed elaborazione dati e interviste semi strutturate rivolte ad alcuni stakeholder territoriali, intende analizzare criticamente alcune specifiche dinamiche connesse alla presenza di un parco eolico nel comune di Ulassai appartenente a un’area rurale e interna della provincia dell’Ogliastra, operativo dal 2005 e recentemente ampliato.
2021
978 88 5495 347 5
Transizione verde e aree marginali: impatti socioeconomici e ambientali dell’eolico in un’area interna della Sardegna / Lampreu, Salvatore. - (2021), pp. 141-141. (Intervento presentato al convegno GEOGRAFIE IN MOVIMENTO / MOVING GEOGRAPHIES tenutosi a Padova nel 08-09-2021/13-09-2021).
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