Tra le antiche città della Sardegna, Neapolis sembra essere tra le meno conosciute. Naturalmente affacciata sulla costa meridionale del golfo di Oristano, rappresenta l’esito dell’evoluzione di un organismo urbano la cui nascita viene comunemente attribuita alla fine del VI secolo a.C., a seguito dell’influenza punica nel territorio. Eppure, della sua storia urbana non si conosce molto, ed è proprio in quest’ottica che il volume tenta di far dialogare l’eterogeno bacino di informazioni scaturite dalla lettura e dallo studio delle fonti, così come dall’analisi delle testimonianze architettoniche (tutte di età romana) indagate in occasione delle esperienze di scavo archeologico: dati e notizie che consentono di delineare nuove ipotesi in merito alla topografia dell’area urbana, rendendo possibile interpretare il ruolo della città fino alle prime modifiche e trasformazioni di età medievale. Parallelamente, un approfondimento orientato alla rilettura a scala territoriale dell’organizzazione viaria di età romana consente di conferire a Neapolis nuova forza nell’ambito di un assetto territoriale antico e di uno sviluppo della città coerente con strategie insediative che, almeno per il caso sardo, sembrano vincolare l’urbanizzazione del territorio ad una vocazione produttiva. La documentazione cartografica allegata al volume rappresenta la sintesi degli studi proposti, utile strumento per riconsiderare il reale valore di luoghi che oggi appaiono purtroppo estranei a qualunque forma di uso e percezione.
Neapolis, in Sardegna. Architettura e Urbanistica / Busonera, Roberto. - (2020).
Neapolis, in Sardegna. Architettura e Urbanistica
Busonera Roberto
2020-01-01
Abstract
Tra le antiche città della Sardegna, Neapolis sembra essere tra le meno conosciute. Naturalmente affacciata sulla costa meridionale del golfo di Oristano, rappresenta l’esito dell’evoluzione di un organismo urbano la cui nascita viene comunemente attribuita alla fine del VI secolo a.C., a seguito dell’influenza punica nel territorio. Eppure, della sua storia urbana non si conosce molto, ed è proprio in quest’ottica che il volume tenta di far dialogare l’eterogeno bacino di informazioni scaturite dalla lettura e dallo studio delle fonti, così come dall’analisi delle testimonianze architettoniche (tutte di età romana) indagate in occasione delle esperienze di scavo archeologico: dati e notizie che consentono di delineare nuove ipotesi in merito alla topografia dell’area urbana, rendendo possibile interpretare il ruolo della città fino alle prime modifiche e trasformazioni di età medievale. Parallelamente, un approfondimento orientato alla rilettura a scala territoriale dell’organizzazione viaria di età romana consente di conferire a Neapolis nuova forza nell’ambito di un assetto territoriale antico e di uno sviluppo della città coerente con strategie insediative che, almeno per il caso sardo, sembrano vincolare l’urbanizzazione del territorio ad una vocazione produttiva. La documentazione cartografica allegata al volume rappresenta la sintesi degli studi proposti, utile strumento per riconsiderare il reale valore di luoghi che oggi appaiono purtroppo estranei a qualunque forma di uso e percezione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.