Dal Nord al Sud Italia: rilevazione dello stato vaccinale degli operatori sanitari INTRODUZIONE - PREMESSE E SCOPO DELLO STUDIO Le vaccinazioni rappresentano una tecnologia sanitaria da sempre considerata costo-efficace e sicura. Tuttavia negli ultimi anni si è diffuso nel panaroma nazionale ed internazionale, anche tra gli stessi operatori sanitari, i principali promotori di tale pratica, un fenomeno noto come “vaccine hesitancy” con conseguente riduzione delle coperture vaccinali(CV). Scopo del nostro studio è indagare le CV degli operatori sanitari(os),alla luce delle nuove disposizioni in materia, informazione ad oggi non ancora disponibile a livello nazionale. MATERIALI E METODI É stato condotto da Marzo 2018 a Giugno 2018 uno studio multicentrico nelle città di Messina, Genova, Palermo, Sassari, Catanzaro, Torino, Ferrara, Catania, Napoli e L’Aquila sui rispettivi operatori sanitari tramite la somministrazione di un questionario cartaceo autocompilativo basato sull’Allegato 3 del DPR 28 dicembre 2000 n. 445 agli os di tutte le UU.OORISULTATI È stato analizzato un campione di 3317 os, di cui 1174 maschi e 2140 femmine (età = 46,5±36,5 DS). Il campione è composto da medici (26,38%),medici in formazione (16,49%), biologi (1,29%), infermieri (16,58%), tecnici di laboratorio (0,9%), operatori socioassistenziali (4,79%), amministrativi (1,33%), farmacisti (0,21%).Il 31,57% non ha dichiarato la mansione svolta. Analizzando i dati si è ottenuto che: • le CV relative alle vaccinazioni obbligatorie si attestano intorno al 70-80%.Per la vaccinazione antipoliomelitica, antidifterica, antitetanica ed anti-epatite B si osservano rispettivamente unaCV del 79,7%, 72%, 76,4%, 76,9% • per le vaccinazioni precedentemente classificate come “raccomandate” vi è una CV media del 15-30%. Nel dettaglio:pertosse(29,4%), morbillo (30,3%), rosolia (30,5%), parotite(16,2%), influenza (15,2%), Haemophilusinfluenzae (29,4%), tubercolare (22,9%). • Le minori CVsi riscontrano per le vaccinazioni antimeningoccica C e B(rispettivamente 5,8% e 2,9%), antipneumococcica (3,4%),antiepatite A(6,5%), anti papilloma virus(1,4%), antizoster(0,7%) e antirotaviurs(2,3%). Molti os hanno dichiarato di non ricordare di avere o meno effettuato la vaccinazione, con un dato variabile dal 12,8% per la vaccinazione anti-epatite B al 40,9% per la vaccinazione anti Haemophilus influenzae. I risultati dell’analisi dei dati delle CV, stratificati per età,sesso, categorie, UU.OO.ed aree geografiche di nascita, residenza e lavoro, saranno presentati nella fase congressuale. CONCLUSIONI L’analisi dei dati dimostra una CV al di sotto del target richiesto per garantire l’ herd immunity, soprattutto per alcune malattie riemergenti, mentre la mancata attenzione alle vaccinazioni eseguite dagli os.,a nostro avviso,può essere segno o di scarsa importanza attribuita alla vaccinazione o di tentativo di nascondere una mancata immunizzazione.

Dal Nord al Sud Italia: rilevazione dello stato vaccinale degli operatori sanitari / Genovese, C; Picerno, I. A. M.; Cannavò, G; Egitto, G; Cosenza, B; Merlina, V; Palamara, M. A. R.; Azara, A; Currà, A; Colosio, C; Fabiani, L; Gabutti, G; Icardi, G; Marranzano, M; Torre, I; Vitale, F; La Fauci, V; Squeri, R. - (2018), pp. 540-540. (Intervento presentato al convegno 51° Congresso Nazionale (S.It.I.) I PRIMI 40 ANNI DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE: IL CONTRIBUTO DELL’IGIENE ALLA SALUTE tenutosi a Riva del Garda nel 17-20 Ottobre 2018).

Dal Nord al Sud Italia: rilevazione dello stato vaccinale degli operatori sanitari

Azara A;
2018-01-01

Abstract

Dal Nord al Sud Italia: rilevazione dello stato vaccinale degli operatori sanitari INTRODUZIONE - PREMESSE E SCOPO DELLO STUDIO Le vaccinazioni rappresentano una tecnologia sanitaria da sempre considerata costo-efficace e sicura. Tuttavia negli ultimi anni si è diffuso nel panaroma nazionale ed internazionale, anche tra gli stessi operatori sanitari, i principali promotori di tale pratica, un fenomeno noto come “vaccine hesitancy” con conseguente riduzione delle coperture vaccinali(CV). Scopo del nostro studio è indagare le CV degli operatori sanitari(os),alla luce delle nuove disposizioni in materia, informazione ad oggi non ancora disponibile a livello nazionale. MATERIALI E METODI É stato condotto da Marzo 2018 a Giugno 2018 uno studio multicentrico nelle città di Messina, Genova, Palermo, Sassari, Catanzaro, Torino, Ferrara, Catania, Napoli e L’Aquila sui rispettivi operatori sanitari tramite la somministrazione di un questionario cartaceo autocompilativo basato sull’Allegato 3 del DPR 28 dicembre 2000 n. 445 agli os di tutte le UU.OORISULTATI È stato analizzato un campione di 3317 os, di cui 1174 maschi e 2140 femmine (età = 46,5±36,5 DS). Il campione è composto da medici (26,38%),medici in formazione (16,49%), biologi (1,29%), infermieri (16,58%), tecnici di laboratorio (0,9%), operatori socioassistenziali (4,79%), amministrativi (1,33%), farmacisti (0,21%).Il 31,57% non ha dichiarato la mansione svolta. Analizzando i dati si è ottenuto che: • le CV relative alle vaccinazioni obbligatorie si attestano intorno al 70-80%.Per la vaccinazione antipoliomelitica, antidifterica, antitetanica ed anti-epatite B si osservano rispettivamente unaCV del 79,7%, 72%, 76,4%, 76,9% • per le vaccinazioni precedentemente classificate come “raccomandate” vi è una CV media del 15-30%. Nel dettaglio:pertosse(29,4%), morbillo (30,3%), rosolia (30,5%), parotite(16,2%), influenza (15,2%), Haemophilusinfluenzae (29,4%), tubercolare (22,9%). • Le minori CVsi riscontrano per le vaccinazioni antimeningoccica C e B(rispettivamente 5,8% e 2,9%), antipneumococcica (3,4%),antiepatite A(6,5%), anti papilloma virus(1,4%), antizoster(0,7%) e antirotaviurs(2,3%). Molti os hanno dichiarato di non ricordare di avere o meno effettuato la vaccinazione, con un dato variabile dal 12,8% per la vaccinazione anti-epatite B al 40,9% per la vaccinazione anti Haemophilus influenzae. I risultati dell’analisi dei dati delle CV, stratificati per età,sesso, categorie, UU.OO.ed aree geografiche di nascita, residenza e lavoro, saranno presentati nella fase congressuale. CONCLUSIONI L’analisi dei dati dimostra una CV al di sotto del target richiesto per garantire l’ herd immunity, soprattutto per alcune malattie riemergenti, mentre la mancata attenzione alle vaccinazioni eseguite dagli os.,a nostro avviso,può essere segno o di scarsa importanza attribuita alla vaccinazione o di tentativo di nascondere una mancata immunizzazione.
2018
Dal Nord al Sud Italia: rilevazione dello stato vaccinale degli operatori sanitari / Genovese, C; Picerno, I. A. M.; Cannavò, G; Egitto, G; Cosenza, B; Merlina, V; Palamara, M. A. R.; Azara, A; Currà, A; Colosio, C; Fabiani, L; Gabutti, G; Icardi, G; Marranzano, M; Torre, I; Vitale, F; La Fauci, V; Squeri, R. - (2018), pp. 540-540. (Intervento presentato al convegno 51° Congresso Nazionale (S.It.I.) I PRIMI 40 ANNI DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE: IL CONTRIBUTO DELL’IGIENE ALLA SALUTE tenutosi a Riva del Garda nel 17-20 Ottobre 2018).
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