La presente edizione costituisce la traduzione di quella pubblicata dall’editore Fata Morgana nel 1994 e contiene: il saggio Libertà e comandamento, la conferenza Trascendenza ed altezza con la sua discussione, ed infine la corrispondenza che è seguita a questa conferenza. Dalla quarta di copertina: In tutte le affermazioni del concreto di cui vive oggi la filosofia, non si riconosce che la relazione con altri è un elemento d’astrazione che spezza la continuità del concreto, relazione con l’Altro in quanto Altro, denudato, in tutti i sensi del termine. Di conseguenza occorre scartare la parola prossimo e la parola simile, che consacrano tra me e l’Altro molte cose comuni: io ho sempre un mucchio di cose in comune con il mio vicino, molte somiglianze col mio simile, noi apparteniamo alla stessa essenza. La trascendenza non è possibile se non con Altri, rispetto al quale noi siamo assolutamente differenti, senza che questa differenza dipenda da una qualche qualità. La trascendenza mi è sembrata essere il punto di partenza delle nostre relazioni concrete con Altri, tutto il resto si aggiunge sopra di essa. Ecco perché trascendente mi sembra sia una nozione prima.
Libertà e comandamento / Pintus, Giuseppe. - (2014), pp. 1-102.
Libertà e comandamento
PINTUS, Giuseppe
2014-01-01
Abstract
La presente edizione costituisce la traduzione di quella pubblicata dall’editore Fata Morgana nel 1994 e contiene: il saggio Libertà e comandamento, la conferenza Trascendenza ed altezza con la sua discussione, ed infine la corrispondenza che è seguita a questa conferenza. Dalla quarta di copertina: In tutte le affermazioni del concreto di cui vive oggi la filosofia, non si riconosce che la relazione con altri è un elemento d’astrazione che spezza la continuità del concreto, relazione con l’Altro in quanto Altro, denudato, in tutti i sensi del termine. Di conseguenza occorre scartare la parola prossimo e la parola simile, che consacrano tra me e l’Altro molte cose comuni: io ho sempre un mucchio di cose in comune con il mio vicino, molte somiglianze col mio simile, noi apparteniamo alla stessa essenza. La trascendenza non è possibile se non con Altri, rispetto al quale noi siamo assolutamente differenti, senza che questa differenza dipenda da una qualche qualità. La trascendenza mi è sembrata essere il punto di partenza delle nostre relazioni concrete con Altri, tutto il resto si aggiunge sopra di essa. Ecco perché trascendente mi sembra sia una nozione prima.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.