La traduzione del Vangelo di San Matteo in sassarese apparve per la prima volta a Londra nel 1866, per opera del canonico Giovanni Spano, in appena 250 esemplari. Si tratta di un capitolo prezioso dell'esteso progetto di raccolta di traduzioni di testi biblici in numerose parlate europee promosso e coordinato, con finalità di comparazione linguistica, dal principe Luigi Luciano Bonaparte. La sua importanza è data dal fatto che costituisce uno dei primi testi che offrano documentazione della varietà sassarese, inoltre dal saggio introduttivo del principe, nel quale la pronuncia di tale varietà è descritta e studiata minutamente, anche alla luce delle analogie rinvenute con le lingue celtiche.
Il Vangelo di S. Matteo, volgarizzato in dialetto sardo sassarese dal Can. G. Spano. Accompagnato da osservazioni sulla pronunzia di questo dialetto, e su varj punti di rassomiglianza che il medesimo presenta con le lingue dette celtiche, sia ne' cambiamenti iniziali, sia nel suono della lettera L, del principe Luigi-Luciano Bonaparte (Londra 1866) / Lupinu, Giovanni. - (2007), pp. III-LVII-1-233.
Il Vangelo di S. Matteo, volgarizzato in dialetto sardo sassarese dal Can. G. Spano. Accompagnato da osservazioni sulla pronunzia di questo dialetto, e su varj punti di rassomiglianza che il medesimo presenta con le lingue dette celtiche, sia ne' cambiamenti iniziali, sia nel suono della lettera L, del principe Luigi-Luciano Bonaparte (Londra 1866)
LUPINU, Giovanni
2007-01-01
Abstract
La traduzione del Vangelo di San Matteo in sassarese apparve per la prima volta a Londra nel 1866, per opera del canonico Giovanni Spano, in appena 250 esemplari. Si tratta di un capitolo prezioso dell'esteso progetto di raccolta di traduzioni di testi biblici in numerose parlate europee promosso e coordinato, con finalità di comparazione linguistica, dal principe Luigi Luciano Bonaparte. La sua importanza è data dal fatto che costituisce uno dei primi testi che offrano documentazione della varietà sassarese, inoltre dal saggio introduttivo del principe, nel quale la pronuncia di tale varietà è descritta e studiata minutamente, anche alla luce delle analogie rinvenute con le lingue celtiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.