Edizione critica con apparato genetico del romanzo Michele Boschino di Giuseppe Dessì. Il romanzo ci è stato trasmesso attraverso tre quaderni di abbozzi che precedono le redazioni strutturalmente compiute e la stesura definitiva del romanzo e che documentano i nuclei generativi e le primitive fasi di elaborazione dell’opera (avantesto), tre elaborati dattiloscritti, due articoli rispettivamente su rivista quindicinale e mensile, l’ultima bozza di stampa con correzioni manoscritte della Iª edizione e due edizioni a stampa autorizzate. Michele Boschino è stato considerato uno dei primi «metaromanzi» della narrativa italiana. L’intera tradizione del testo si trova conservata a Firenze nella Sala Manoscritti dell’Archivio «Bonsanti». L’opera è strutturata secondo le forme del «doppio racconto», ciascuno con propria fonte di emittenza narrativa, proprio orientamento ideologico e orizzonte percettivo. Episodi apparentemente diversi confluiscono, in modo speculare, nell’alveo di un percorso condiviso riproducendone il paradigma diegetico. I due discorsi ruotano intorno ad un unico centro di gravità, Boschino, appunto, contadino del centro Sardegna, vittima di soprusi e rancori. Il flusso memoriale diventa scandaglio conoscitivo di universi ontologici, ricerca problematica di storie parallele e concentriche verso verità spesso rinviate all’infinito. La presenza di differenti tipologie narrative e formali e la non trascurabile valenza speculativa e filosofica fanno di questo romanzo una sorta di laboratorio sperimentale che rende Dessì autore moderno e di respiro europeo.

Michele Boschino / Manca, Dino Gesuino. - 1:(2011), pp. 1-431.

Michele Boschino

MANCA, Dino Gesuino
2011-01-01

Abstract

Edizione critica con apparato genetico del romanzo Michele Boschino di Giuseppe Dessì. Il romanzo ci è stato trasmesso attraverso tre quaderni di abbozzi che precedono le redazioni strutturalmente compiute e la stesura definitiva del romanzo e che documentano i nuclei generativi e le primitive fasi di elaborazione dell’opera (avantesto), tre elaborati dattiloscritti, due articoli rispettivamente su rivista quindicinale e mensile, l’ultima bozza di stampa con correzioni manoscritte della Iª edizione e due edizioni a stampa autorizzate. Michele Boschino è stato considerato uno dei primi «metaromanzi» della narrativa italiana. L’intera tradizione del testo si trova conservata a Firenze nella Sala Manoscritti dell’Archivio «Bonsanti». L’opera è strutturata secondo le forme del «doppio racconto», ciascuno con propria fonte di emittenza narrativa, proprio orientamento ideologico e orizzonte percettivo. Episodi apparentemente diversi confluiscono, in modo speculare, nell’alveo di un percorso condiviso riproducendone il paradigma diegetico. I due discorsi ruotano intorno ad un unico centro di gravità, Boschino, appunto, contadino del centro Sardegna, vittima di soprusi e rancori. Il flusso memoriale diventa scandaglio conoscitivo di universi ontologici, ricerca problematica di storie parallele e concentriche verso verità spesso rinviate all’infinito. La presenza di differenti tipologie narrative e formali e la non trascurabile valenza speculativa e filosofica fanno di questo romanzo una sorta di laboratorio sperimentale che rende Dessì autore moderno e di respiro europeo.
2011
978-88-8467-708-2
Michele Boschino / Manca, Dino Gesuino. - 1:(2011), pp. 1-431.
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