Dopo due numeri dedicati in buona parte alla Conflict Archaeology, la Rivista ritorna su temi “tradizionali” dell’agenda dell’archeologia postmedievale italiana, quali l’archeologia del commercio e della produzione, con vari saggi che spaziano dal XVI al XIX secolo. La prima sezione del volume approfondisce il commercio delle ceramiche italiane nei Paesi Bassi, lo studio dell’inventario di un mercante romano di ceramiche, Antonio Tassi da Gallese (1572), fino ai bottoni “vandeani”, di produzione francese, ritrovati in Calabria. La sezione dedicata all’archeologia della produzione si muove dall’archeologia mineraria dei territori di Reggio Calabria e di Motta San Giovanni nel periodo borbonico alla prima ricerca di archeologia della produzione condotta nel 1965 da Tiziano Mannoni sui “testi” prodotti ad Agnola e Castello, nell’alta Val di Vara in Lunigiana. Ed ancora una fornace laterizia ottocentesca in Bassa Val di Cecina (Pisa), i mulini idraulici della Val di Lima (Lucca), le produzioni ceramiche ottocentesche urbane a L’Aquila, per chiudere con l’identificazione a Lucca della fonderia per cannoni della Repubblica, un impianto già esistente nel 1574 e che, per il suo eccezionale stato di conservazione, costituisce un unicum in Europa. Nell’ampio saggio conclusivo su Lecce si ridisegna l’agenda della ricerca storico-topografica sull’archeologia di questa città, identificando temi diversi sui quali poter pianificare una futura strategia di archeologia urbana di questa città pugliese.

ARCHEOLOGIA DEL COMMERCIO, ARCHEOLOGIA DELLA PRODUZIONE, ARCHEOLOGIA E STORIA DELLA CITTA' / Milanese, Marco. - In: ARCHEOLOGIA POSTMEDIEVALE. - ISSN 1592-5935. - 15:(2013), pp. 7-197.

ARCHEOLOGIA DEL COMMERCIO, ARCHEOLOGIA DELLA PRODUZIONE, ARCHEOLOGIA E STORIA DELLA CITTA'

MILANESE, Marco
2013-01-01

Abstract

Dopo due numeri dedicati in buona parte alla Conflict Archaeology, la Rivista ritorna su temi “tradizionali” dell’agenda dell’archeologia postmedievale italiana, quali l’archeologia del commercio e della produzione, con vari saggi che spaziano dal XVI al XIX secolo. La prima sezione del volume approfondisce il commercio delle ceramiche italiane nei Paesi Bassi, lo studio dell’inventario di un mercante romano di ceramiche, Antonio Tassi da Gallese (1572), fino ai bottoni “vandeani”, di produzione francese, ritrovati in Calabria. La sezione dedicata all’archeologia della produzione si muove dall’archeologia mineraria dei territori di Reggio Calabria e di Motta San Giovanni nel periodo borbonico alla prima ricerca di archeologia della produzione condotta nel 1965 da Tiziano Mannoni sui “testi” prodotti ad Agnola e Castello, nell’alta Val di Vara in Lunigiana. Ed ancora una fornace laterizia ottocentesca in Bassa Val di Cecina (Pisa), i mulini idraulici della Val di Lima (Lucca), le produzioni ceramiche ottocentesche urbane a L’Aquila, per chiudere con l’identificazione a Lucca della fonderia per cannoni della Repubblica, un impianto già esistente nel 1574 e che, per il suo eccezionale stato di conservazione, costituisce un unicum in Europa. Nell’ampio saggio conclusivo su Lecce si ridisegna l’agenda della ricerca storico-topografica sull’archeologia di questa città, identificando temi diversi sui quali poter pianificare una futura strategia di archeologia urbana di questa città pugliese.
2013
9788878145757
ARCHEOLOGIA DEL COMMERCIO, ARCHEOLOGIA DELLA PRODUZIONE, ARCHEOLOGIA E STORIA DELLA CITTA' / Milanese, Marco. - In: ARCHEOLOGIA POSTMEDIEVALE. - ISSN 1592-5935. - 15:(2013), pp. 7-197.
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