È stato effettuato il monitoraggio ambientale e lo studio idraulico di uno stagno costiero al fine di definire gli interventi da realizzare per incrementare la produzione ittica. Il limitato rapporto tra la profondità media dello stagno di circa 1 m e le sue dimensioni planimetriche di qualche km ha consentito l'impiego di un modello idrodinamico e diffusivo bidimensio¬nale mediato lungo la vertica¬le. Le equazioni per acque poco profonde sono state integrate con uno schema alle differenze finite che accoppia il metodo implicito delle direzioni alterne (ADI) con quello Euleriano-Lagrangiano (ELM). L’equilibrio idrodinamico dello stagno è determinato dal flusso delle correnti di marea attraverso il canale a mare e dalle immissioni di acqua dolce dal suo bacino imbrifero; mentre si è evidenziato che il vento non influenza le correnti interne dello stagno. Le onde di marea si propagano con uguale ampiezza e con sfasamenti temporali di pochi minuti su tutta la superficie idrica dello stagno. Le misure dei livelli idrici hanno consentito di calibrare il coefficiente d'attrito del fondo. La viscosità cinematica turbolenta è risultata avere invece una influenza secondaria. Il monitoraggio della distribuzione spaziale e temporale della salinità ha consentito di calibrare il modello della diffusione e di validare il modello idrodinamico. L’analisi di sensitività ha evidenziato l’importanza dei termini diffusivi dell’equazione per la simulazione della concentrazione salina, che non può essere rappresentata con i soli termini convettivi.
Monitoraggio ambientale e impiego di un modello della diffusione per l'incremento della produzione ittica in uno stagno costiero / Greppi, M; Niedda, Marcello. - (2001). (Intervento presentato al convegno VII Convegno Nazionale A.I.I.A tenutosi a Vieste nel 11-14 settembre 2001).
Monitoraggio ambientale e impiego di un modello della diffusione per l'incremento della produzione ittica in uno stagno costiero
NIEDDA, Marcello
2001-01-01
Abstract
È stato effettuato il monitoraggio ambientale e lo studio idraulico di uno stagno costiero al fine di definire gli interventi da realizzare per incrementare la produzione ittica. Il limitato rapporto tra la profondità media dello stagno di circa 1 m e le sue dimensioni planimetriche di qualche km ha consentito l'impiego di un modello idrodinamico e diffusivo bidimensio¬nale mediato lungo la vertica¬le. Le equazioni per acque poco profonde sono state integrate con uno schema alle differenze finite che accoppia il metodo implicito delle direzioni alterne (ADI) con quello Euleriano-Lagrangiano (ELM). L’equilibrio idrodinamico dello stagno è determinato dal flusso delle correnti di marea attraverso il canale a mare e dalle immissioni di acqua dolce dal suo bacino imbrifero; mentre si è evidenziato che il vento non influenza le correnti interne dello stagno. Le onde di marea si propagano con uguale ampiezza e con sfasamenti temporali di pochi minuti su tutta la superficie idrica dello stagno. Le misure dei livelli idrici hanno consentito di calibrare il coefficiente d'attrito del fondo. La viscosità cinematica turbolenta è risultata avere invece una influenza secondaria. Il monitoraggio della distribuzione spaziale e temporale della salinità ha consentito di calibrare il modello della diffusione e di validare il modello idrodinamico. L’analisi di sensitività ha evidenziato l’importanza dei termini diffusivi dell’equazione per la simulazione della concentrazione salina, che non può essere rappresentata con i soli termini convettivi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.