Il contributo analizza la disciplina del bilancio dell’ente locale introdotta in Italia negli anni novanta e resa organica con il Testo unico del 2000. Anzitutto si svolge una breve disamina delle funzioni e dei contenuti della contabilità e dei bilanci degli enti locali dalla fase tradizionale del controllo formale, tipico dei modelli burocratici, alle prime logiche aziendali che appaiono nella legge di riforma delle autonomie locali del 1990 - che precorre la diffusione di funzioni e strumenti teorizzati negli emergenti studi del New public management - per poi affermarsi in seguito. Progressivamente (in particolare con il d.lgs 77 del 1995) il sistema di bilancio viene concepito dal legislatore italiano quale strumento di guida della gestione verso l’economicità. E’ così che alle tradizionali funzioni di autorizzazione e limite della discrezionalità degli organi svolte dai documenti previsionali, si affiancano le funzioni manageriali di pianificazione strategica ed operativa, fondamentali per orientare il processo decisionale messo a punto dagli organi di governo. D’altra parte gli strumenti introdotti a consuntivo ed il sistema di controllo della gestione, vengono considerati quali strumenti di finalizzazione dell’attività al risultato, quindi di stimolo e di motivazione per tutti gli operatori. Si tratta di un controllo guida, funzione che si collega logicamente ed operativamente alla pianificazione e all’organizzazione ed insieme a queste costituisce un sistema di supporto indispensabile per condurre una unità economica pubblica verso le finalità istituzionali. Nelle conclusioni si evidenzia lo scarso utilizzo manageriale degli strumenti introdotti dal legislatore e si evidenzia il rischio principale che si corre negli enti locali, ovvero che la dirigenza, politica e tecnica, adotti i nuovi strumenti (il PEG, la contabilità analitica, il reporting, etc.) in ottemperanza ad un obbligo legislativo, senza condividerne (o talora comprenderne) appieno l’utilità.
Il sistema di bilancio per il governo dell’ente locale / Giovanelli, Lucia. - (2005), pp. 163-212.
Il sistema di bilancio per il governo dell’ente locale
GIOVANELLI, Lucia
2005-01-01
Abstract
Il contributo analizza la disciplina del bilancio dell’ente locale introdotta in Italia negli anni novanta e resa organica con il Testo unico del 2000. Anzitutto si svolge una breve disamina delle funzioni e dei contenuti della contabilità e dei bilanci degli enti locali dalla fase tradizionale del controllo formale, tipico dei modelli burocratici, alle prime logiche aziendali che appaiono nella legge di riforma delle autonomie locali del 1990 - che precorre la diffusione di funzioni e strumenti teorizzati negli emergenti studi del New public management - per poi affermarsi in seguito. Progressivamente (in particolare con il d.lgs 77 del 1995) il sistema di bilancio viene concepito dal legislatore italiano quale strumento di guida della gestione verso l’economicità. E’ così che alle tradizionali funzioni di autorizzazione e limite della discrezionalità degli organi svolte dai documenti previsionali, si affiancano le funzioni manageriali di pianificazione strategica ed operativa, fondamentali per orientare il processo decisionale messo a punto dagli organi di governo. D’altra parte gli strumenti introdotti a consuntivo ed il sistema di controllo della gestione, vengono considerati quali strumenti di finalizzazione dell’attività al risultato, quindi di stimolo e di motivazione per tutti gli operatori. Si tratta di un controllo guida, funzione che si collega logicamente ed operativamente alla pianificazione e all’organizzazione ed insieme a queste costituisce un sistema di supporto indispensabile per condurre una unità economica pubblica verso le finalità istituzionali. Nelle conclusioni si evidenzia lo scarso utilizzo manageriale degli strumenti introdotti dal legislatore e si evidenzia il rischio principale che si corre negli enti locali, ovvero che la dirigenza, politica e tecnica, adotti i nuovi strumenti (il PEG, la contabilità analitica, il reporting, etc.) in ottemperanza ad un obbligo legislativo, senza condividerne (o talora comprenderne) appieno l’utilità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.