Il saggio tende a far luce sul compito che attende gli operatori sociali nei servizi alla persona, considerando il passaggio da uno stato gestore/erogatore ad uno regolatore, passaggio nel quale si riconosce l’importanza della sussidiarietà e il ruolo costruttivo del terzo settore. Nelle contraddizioni di questo passaggio si evidenzia l’incertezza delle politiche regionali, ma soprattutto la solitudine dei professionisti. L’assenza di un quadro regolatore rappresenta un’ulteriore minaccia al ruolo dell’operatività consapevole, alle identità professionali e quindi alle specificità dei percorsi formativi, nel senso che l’aumentata pressione sulle abilità prestatorie riduce quelle caratteristiche di riflessività che le professioni del sociale dovrebbero e potrebbero avere. Quando non sono sommerse dai “casi”.
Regolazione pubblica delle politiche integrate e formazione al lavoro sociale / Piga, Maria Lucia. - (2007), pp. 153-176.
Regolazione pubblica delle politiche integrate e formazione al lavoro sociale
PIGA, Maria Lucia
2007-01-01
Abstract
Il saggio tende a far luce sul compito che attende gli operatori sociali nei servizi alla persona, considerando il passaggio da uno stato gestore/erogatore ad uno regolatore, passaggio nel quale si riconosce l’importanza della sussidiarietà e il ruolo costruttivo del terzo settore. Nelle contraddizioni di questo passaggio si evidenzia l’incertezza delle politiche regionali, ma soprattutto la solitudine dei professionisti. L’assenza di un quadro regolatore rappresenta un’ulteriore minaccia al ruolo dell’operatività consapevole, alle identità professionali e quindi alle specificità dei percorsi formativi, nel senso che l’aumentata pressione sulle abilità prestatorie riduce quelle caratteristiche di riflessività che le professioni del sociale dovrebbero e potrebbero avere. Quando non sono sommerse dai “casi”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.