"Donne decorative. Identità e genere nel ritratto femminile tra Otto e Novecento"

This paper looks at the strong decorative value taken on by female portraits between the end of the XIXth Century and the beginning of the XXth Century, asking questions about its causes and exploring the blurring of boundaries between the genre of female portraiture and other types of representation. The essay examines a category of portraits in which details of dress and furniture are aimed not just at social characterization, but also at melting the model into the context, blurring her individuality; its origin is traced back to the widespread XIXth century tendency to identify women with the decorative,at the same time seeing furniture and dress as expression of feminine identity. The paper explores the continuity between this kind of portraiture and a type of iconography showing lazy women in elegant interiors (iconography of the "decorative woman").

L’intervento considera la forte valenza decorativa rivestita, negli anni tra la fine dell’Ottocento e il primo Novecento, dal ritratto femminile in rapporto a quello maschile, interrogandosi sulle sue ragioni e sondando i confini del genere nel punto in cui questo accenna a trasmigrare in altri tipi di rappresentazione. Esaminando una categoria di ritratti ambientati in cui i dettagli dell’arredo e dell’abbigliamento servono non tanto o non solo a situare socialmente la modella quanto a fonderla insensibilmente con il contesto, sfumandone l’individualità, ne rintraccia le origini nella tendenza diffusa tra Otto e Novecento a identificare la donna con la decorazione, e a vedere viceversa l’arredo e l’abbigliamento come espressioni dell’identità femminile. Infine, esplora la continuità tra questo filone ritrattistico e un tipo di iconografia, ricorrente nel periodo in esame, che mostra scene con donne oziose in interni eleganti (iconografia della donna decorativa).