Ci sono linee, all’interno delle rappresentazioni cartografiche, la cui evoluzione desta allarmi e preoccupazioni tra le popolazioni che abitano i luoghi rappresentati, altre riescono invece a mutare nella più totale disattenzione comportando nella realtà trasformazioni ben più profonde, e non sempre del tutto prevedibili, nella percezione e nella fruizione dei luoghi. La linea di costa, quella linea del tutto astratta e immaginaria che esiste solo nelle rappresentazioni cartografiche, è ormai risaputo essere destinata a mutare nel tempo al variare dei processi ambientali e antropici. Tuttavia, nonostante questa consapevolezza, tale mutamento induce sempre nelle popolazioni e negli amministratori un sentimento di paura per la perdita dello status quo, per lo smarrimento di quel segno che delimita usi, attività, estensioni di aree capitalizzabili in termini economici e che segna profondamente immaginari e appartenenze. È un segno invisibile in quanto astrazione di una relazione effimera tra terra e mare a cui corrispondono però luoghi tangibili, visibili, artefatti progettati o semplicemente fruiti dall’uomo.
Tra terra e mare, tra pubblico e privato. Linee di costa da ridisegnare / Cicalò, Enrico. - (2010), pp. 107-126.
Tra terra e mare, tra pubblico e privato. Linee di costa da ridisegnare
CICALÒ, Enrico
2010-01-01
Abstract
Ci sono linee, all’interno delle rappresentazioni cartografiche, la cui evoluzione desta allarmi e preoccupazioni tra le popolazioni che abitano i luoghi rappresentati, altre riescono invece a mutare nella più totale disattenzione comportando nella realtà trasformazioni ben più profonde, e non sempre del tutto prevedibili, nella percezione e nella fruizione dei luoghi. La linea di costa, quella linea del tutto astratta e immaginaria che esiste solo nelle rappresentazioni cartografiche, è ormai risaputo essere destinata a mutare nel tempo al variare dei processi ambientali e antropici. Tuttavia, nonostante questa consapevolezza, tale mutamento induce sempre nelle popolazioni e negli amministratori un sentimento di paura per la perdita dello status quo, per lo smarrimento di quel segno che delimita usi, attività, estensioni di aree capitalizzabili in termini economici e che segna profondamente immaginari e appartenenze. È un segno invisibile in quanto astrazione di una relazione effimera tra terra e mare a cui corrispondono però luoghi tangibili, visibili, artefatti progettati o semplicemente fruiti dall’uomo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.