Il saggio nel mettere a confronto i linguaggi sensibili e simbolici attraverso cui il territorio veniva descritto nell'esperienza pastorale e i linguaggi tecnici e specialistici utilizzati nei documenti statuali e nelle griglie degli strumenti di piano rivela come dietro queste due diverse modalità si celino due differenti concezioni di territorio: da un lato l'idea di un territorio inteso come una sorta di "grande madre" a cui si è intimamente connessi; dall'altra un corpo senza vita e senza storia, che si può maneggiare e classificare. Dal confronto fra questi due linguaggi emerge la necessità, per costruire nuove forme di bene pubblico e ritessere nuove relazioni fra uomini e ambienti, di produrre nuove strategie di conoscenza e di comunicazione capaci di rivalutare il potere del conoscere sensibile ripetto al primato acquisito dal sapere concettuale e di ridare forza ai linguaggi immaginifici ed espressivi rispetto alla vulgata predominante dei linguaggi tecnici e specialistici.
Il Territorio del Gennargentu: dallo spazio vissuto delle storie e dei racconti allo spazio astratto dei piani / Decandia, Lidia. - (2007), pp. 94-117.
Il Territorio del Gennargentu: dallo spazio vissuto delle storie e dei racconti allo spazio astratto dei piani
DECANDIA, Lidia
2007-01-01
Abstract
Il saggio nel mettere a confronto i linguaggi sensibili e simbolici attraverso cui il territorio veniva descritto nell'esperienza pastorale e i linguaggi tecnici e specialistici utilizzati nei documenti statuali e nelle griglie degli strumenti di piano rivela come dietro queste due diverse modalità si celino due differenti concezioni di territorio: da un lato l'idea di un territorio inteso come una sorta di "grande madre" a cui si è intimamente connessi; dall'altra un corpo senza vita e senza storia, che si può maneggiare e classificare. Dal confronto fra questi due linguaggi emerge la necessità, per costruire nuove forme di bene pubblico e ritessere nuove relazioni fra uomini e ambienti, di produrre nuove strategie di conoscenza e di comunicazione capaci di rivalutare il potere del conoscere sensibile ripetto al primato acquisito dal sapere concettuale e di ridare forza ai linguaggi immaginifici ed espressivi rispetto alla vulgata predominante dei linguaggi tecnici e specialistici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.