L’interesse al riconoscimento di una “eccezione culturale” in seno ai negoziati sugli scambi commerciali è uno dei fattori che hanno indotto la Comunità europea a divenire Parte della Convenzione dell’UNESCO sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali. Diversi meccanismi e procedure dell’ordinamento comunitario si prestano a garantire in modo significativo l’osservanza della Convenzione, tanto da parte delle istituzioni della Comunità, quanto da parte dei suoi Stati membri. I «Guiding Principles» della Convenzione sono interpretabili come limiti alle misure protezionistiche adottabili dagli Stati nel settore culturale, le quali, per non contraddire gli obiettivi universalistici della Convenzione, devono tutelare tutte le espressioni culturali interagenti nel territorio di un Paese. La diretta applicabilità di tali Principi, rilevabile anche dalla Corte comunitaria, è suscettibile di produrre vantaggi anche per la posizione dei singoli.

La Comunità europea e la Convenzione dell’UNESCO sulla protezione e promozione della diversità delle espressioni culturali / Odoni, Mario. - (2009), pp. 12-19. (Intervento presentato al convegno Il processo di integrazione europea e la diversità culturale in un'isola del Mediterraneo tenutosi a Sassari nel 5 maggio 2009).

La Comunità europea e la Convenzione dell’UNESCO sulla protezione e promozione della diversità delle espressioni culturali

ODONI, Mario
2009-01-01

Abstract

L’interesse al riconoscimento di una “eccezione culturale” in seno ai negoziati sugli scambi commerciali è uno dei fattori che hanno indotto la Comunità europea a divenire Parte della Convenzione dell’UNESCO sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali. Diversi meccanismi e procedure dell’ordinamento comunitario si prestano a garantire in modo significativo l’osservanza della Convenzione, tanto da parte delle istituzioni della Comunità, quanto da parte dei suoi Stati membri. I «Guiding Principles» della Convenzione sono interpretabili come limiti alle misure protezionistiche adottabili dagli Stati nel settore culturale, le quali, per non contraddire gli obiettivi universalistici della Convenzione, devono tutelare tutte le espressioni culturali interagenti nel territorio di un Paese. La diretta applicabilità di tali Principi, rilevabile anche dalla Corte comunitaria, è suscettibile di produrre vantaggi anche per la posizione dei singoli.
2009
La Comunità europea e la Convenzione dell’UNESCO sulla protezione e promozione della diversità delle espressioni culturali / Odoni, Mario. - (2009), pp. 12-19. (Intervento presentato al convegno Il processo di integrazione europea e la diversità culturale in un'isola del Mediterraneo tenutosi a Sassari nel 5 maggio 2009).
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