Riguardo agli studi intorno ai complessi rapporti tra uomo e ambiente geomorfologico è utile porre l’attenzione a un campo di ricerca relativamente recente, che riguarda le relazioni tra pericolosità geomorfologiche e fruizione turistica. Ormai, sempre più spesso, tutti noi veniamo informati in modo più o meno scientifico, più o meno rigoroso, di eventi naturali di instabilità geomorfologica che, interagendo in modo per lo più improvviso con attività che potremmo definire ludiche, provocano situazioni più o meno gravi di rischio per coloro che, per motivi ricreativi, si trovano ad interagire con i processi dinamici dell’ambiente geomorfologico. La grande attrazione che da sempre esercitano le forme del rilievo, tanto maggiore quanto più sono spettacolari, rappresenta molto spesso “la base dell’offerta turistica di una regione” (Reynard e al., 2003). Accanto agli indubbi effetti positivi legati agli aspetti economici e ai vantaggi sociali che derivano dalla possibilità di conoscere regioni diverse, differenti culture e vivere, anche se per un periodo limitato, dimensioni fisiche ed emotive lontane dalla quotidianità, esistono, sempre più urgenti, problemi di impatto sulle risorse paesaggisIl conseguente aumento del carico turistico in aree caratterizzate da una spiccata dinamicità geomorfologia (vette montuose, gole torrentizie, pareti in roccia, ecc.) e le variazioni climatiche in atto portano da un lato ad una maggiore vulnerabilità dell’elemento umano, sia per l’alto numero di fruitori sia per una non sempre adeguata preparazione individuale, e dall’altro ad un incremento della pericolosità, legato alla rapida risposta dei processi geomorfologici sia ai cambiamenti globali, che alle conseguenze delle attività antropiche. La risultante crescita delle possibili situazioni di rischio, in cui possono venire coinvolti fruitori ed escursionisti, richiede dunque, prima di tutto, la conoscenza delle dinamiche geomorfologiche proprie di un determinato ambiente, della tipologia di risposta dei processi alle variazioni climatiche e meteorologiche ad esse associate ed infine, ma non meno importante, delle possibili interazioni dei fenomeni naturali con le diverse attività turistico-ricreative tiche e di rischio, come già accennato, per i frequentatori.

Rischio geomorfologico e turismo / Panizza, Valeria. - (2005), pp. 302-316.

Rischio geomorfologico e turismo

PANIZZA, Valeria
2005-01-01

Abstract

Riguardo agli studi intorno ai complessi rapporti tra uomo e ambiente geomorfologico è utile porre l’attenzione a un campo di ricerca relativamente recente, che riguarda le relazioni tra pericolosità geomorfologiche e fruizione turistica. Ormai, sempre più spesso, tutti noi veniamo informati in modo più o meno scientifico, più o meno rigoroso, di eventi naturali di instabilità geomorfologica che, interagendo in modo per lo più improvviso con attività che potremmo definire ludiche, provocano situazioni più o meno gravi di rischio per coloro che, per motivi ricreativi, si trovano ad interagire con i processi dinamici dell’ambiente geomorfologico. La grande attrazione che da sempre esercitano le forme del rilievo, tanto maggiore quanto più sono spettacolari, rappresenta molto spesso “la base dell’offerta turistica di una regione” (Reynard e al., 2003). Accanto agli indubbi effetti positivi legati agli aspetti economici e ai vantaggi sociali che derivano dalla possibilità di conoscere regioni diverse, differenti culture e vivere, anche se per un periodo limitato, dimensioni fisiche ed emotive lontane dalla quotidianità, esistono, sempre più urgenti, problemi di impatto sulle risorse paesaggisIl conseguente aumento del carico turistico in aree caratterizzate da una spiccata dinamicità geomorfologia (vette montuose, gole torrentizie, pareti in roccia, ecc.) e le variazioni climatiche in atto portano da un lato ad una maggiore vulnerabilità dell’elemento umano, sia per l’alto numero di fruitori sia per una non sempre adeguata preparazione individuale, e dall’altro ad un incremento della pericolosità, legato alla rapida risposta dei processi geomorfologici sia ai cambiamenti globali, che alle conseguenze delle attività antropiche. La risultante crescita delle possibili situazioni di rischio, in cui possono venire coinvolti fruitori ed escursionisti, richiede dunque, prima di tutto, la conoscenza delle dinamiche geomorfologiche proprie di un determinato ambiente, della tipologia di risposta dei processi alle variazioni climatiche e meteorologiche ad esse associate ed infine, ma non meno importante, delle possibili interazioni dei fenomeni naturali con le diverse attività turistico-ricreative tiche e di rischio, come già accennato, per i frequentatori.
2005
88-464-6797-3
Rischio geomorfologico e turismo / Panizza, Valeria. - (2005), pp. 302-316.
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