Sulla base di documenti in gran parte inediti, il saggio ricostruisce e mette a confronto due diverse esperienze di emigrati comunisti nella Russia dei Soviet nel corso degli anni Venti e Trenta del Novecento: Paolo Robotti, che vive sulla sua pelle la drammatica fase della vigilanza ideologica uscendone apparentemente indenne, e Edmondo Peluso, che lavora con ardore per costruire il socialismo nel “mondo nuovo” ma che, accusato di spionaggio, rimarrà stritolato nella macchina del terrore.
Lettere dalla Russia. Vivere o morire di comunismo negli anni Trenta / Lussana, Fiamma. - (2007), pp. 285-302. (Intervento presentato al convegno La memoria della politica. Alle origini della repubblica: donne e uomini tra esperienza e autorappresentazione tenutosi a Roma nel 25 e 26 novembre 2004).
Lettere dalla Russia. Vivere o morire di comunismo negli anni Trenta
LUSSANA, Fiamma
2007-01-01
Abstract
Sulla base di documenti in gran parte inediti, il saggio ricostruisce e mette a confronto due diverse esperienze di emigrati comunisti nella Russia dei Soviet nel corso degli anni Venti e Trenta del Novecento: Paolo Robotti, che vive sulla sua pelle la drammatica fase della vigilanza ideologica uscendone apparentemente indenne, e Edmondo Peluso, che lavora con ardore per costruire il socialismo nel “mondo nuovo” ma che, accusato di spionaggio, rimarrà stritolato nella macchina del terrore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.