Introduzione e cura del romanzo inedito dei primi del Novecento di Francesco Cucca dal titolo Muni rosa del Suf. Il testo ci è stato trasmesso attraverso un dattiloscritto conservato a Mentana, nella biblioteca privata del nipote. L'elaborato presenta correzioni autografe. La storia narrata è di sapore esotico. Il giovane europeo Lakhdar, giunto in Africa per lavoro, decide di lasciarsi alle spalle il passato, di rinunciare ai costumi occidentali e abbracciare l´universo mussulmano. Comincia così una nuova vita, avventurosa ed errabonda, in un palcoscenico cosmopolita. Il romanzo è sintesi mirabile della visione del mondo musulmano ridotto alle sue espressioni primitive. La fauna umana che popola chiassosa questo universo narrativo, è la stessa che abita le calde terre maghrebine. E´ la gente delle lande arroventate dal sole. E´ anch´essa, in qualche modo, la terra dei vinti. Ma nell´opera del poeta sardo-arabo non c´è denuncia, non c´è accusa, non c´è rivendicazione né politica né sociale; nessun intento ribellistico anima il racconto. Si assiste invece alla rappresentazione molto ricca di colore e di movimento descrittivo, di un mondo quasi del tutto sconosciuto al grande pubblico d´oltremare.

Prefazione e Glossario / Manca, Dino Gesuino. - 1:(1996), pp. 1-222.

Prefazione e Glossario

MANCA, Dino Gesuino
1996-01-01

Abstract

Introduzione e cura del romanzo inedito dei primi del Novecento di Francesco Cucca dal titolo Muni rosa del Suf. Il testo ci è stato trasmesso attraverso un dattiloscritto conservato a Mentana, nella biblioteca privata del nipote. L'elaborato presenta correzioni autografe. La storia narrata è di sapore esotico. Il giovane europeo Lakhdar, giunto in Africa per lavoro, decide di lasciarsi alle spalle il passato, di rinunciare ai costumi occidentali e abbracciare l´universo mussulmano. Comincia così una nuova vita, avventurosa ed errabonda, in un palcoscenico cosmopolita. Il romanzo è sintesi mirabile della visione del mondo musulmano ridotto alle sue espressioni primitive. La fauna umana che popola chiassosa questo universo narrativo, è la stessa che abita le calde terre maghrebine. E´ la gente delle lande arroventate dal sole. E´ anch´essa, in qualche modo, la terra dei vinti. Ma nell´opera del poeta sardo-arabo non c´è denuncia, non c´è accusa, non c´è rivendicazione né politica né sociale; nessun intento ribellistico anima il racconto. Si assiste invece alla rappresentazione molto ricca di colore e di movimento descrittivo, di un mondo quasi del tutto sconosciuto al grande pubblico d´oltremare.
1996
8886109148
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11388/67356
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