A partire da una presa di distanza critica nei confronti di un sapere disciplinare teso a maneggiare e a padroneggiare i luoghi con uno sguardo disincarnato e astratto , il testo invita alla ricerca di un modo “altro” di avvicinarsi ad essi. Lo fa, non attraverso l’esposizione di una teoria ed un metodo universalizzante, ma raccontando più semplicemente storie di territori e luoghi incontrati dall’autrice nella sua esperienza di ricerca in cammino. Attraverso l’uso di un linguaggio narrativo, talvolta metaforico ed evocativo, con un percorso che si snoda fra la Sardegna, l’India e la Calabria, il testo mette a disposizione del lettore materiali volutamente frammentari – non tenuti insieme da un semplice filo logico razionale, ma piuttosto da un tessuto invisibile di corrispondenze ed assonanze – che invitano a riflettere su alcune delle questioni centrali che attraversano la disciplina urbanistica: il “bisogno doi senso”, colto nela sua dimensione sacrale e simbolica, che investe i rapporti tra l’uomo e il territorio; l’ausilio della memoria come strumento per imparare a “sentire l’anima” di un territorio e cominciare ad averne rispetto; il rapporto fra memoria, immaginazione e progetto. L’autrice, spinta dal desiderio di esplorare quelle forme di conoscenza non legate ad una razionalità finalistica e strumentale, ma aperte all’imprevedibilità del tempo e capaci di dare espressione all’intensità e alla pienezza dell’essere, l cerca di restituire voce a quei territori pulsanti e vitali, resi inanimati e silenti dai linguaggi della pianificazione. E’ proprio da una riconsiderazione di questi “corpi viventi” dotati di “memorie intelligenti”, esito di storie intessute tra uomini e ambienti, che la nel libro si invita a ripensare l’idea stessa di progetto inteso non più come forma compiuta, ma come “apertura di un cammino”, lavoro di preparazione di contesti in cui disseminare risorse di autonomia e rimettere in moto la passione e l’intelligenza collettiva.

Anime di luoghi / Decandia, Lidia. - 1:(2004), pp. 1-174.

Anime di luoghi

DECANDIA, Lidia
2004-01-01

Abstract

A partire da una presa di distanza critica nei confronti di un sapere disciplinare teso a maneggiare e a padroneggiare i luoghi con uno sguardo disincarnato e astratto , il testo invita alla ricerca di un modo “altro” di avvicinarsi ad essi. Lo fa, non attraverso l’esposizione di una teoria ed un metodo universalizzante, ma raccontando più semplicemente storie di territori e luoghi incontrati dall’autrice nella sua esperienza di ricerca in cammino. Attraverso l’uso di un linguaggio narrativo, talvolta metaforico ed evocativo, con un percorso che si snoda fra la Sardegna, l’India e la Calabria, il testo mette a disposizione del lettore materiali volutamente frammentari – non tenuti insieme da un semplice filo logico razionale, ma piuttosto da un tessuto invisibile di corrispondenze ed assonanze – che invitano a riflettere su alcune delle questioni centrali che attraversano la disciplina urbanistica: il “bisogno doi senso”, colto nela sua dimensione sacrale e simbolica, che investe i rapporti tra l’uomo e il territorio; l’ausilio della memoria come strumento per imparare a “sentire l’anima” di un territorio e cominciare ad averne rispetto; il rapporto fra memoria, immaginazione e progetto. L’autrice, spinta dal desiderio di esplorare quelle forme di conoscenza non legate ad una razionalità finalistica e strumentale, ma aperte all’imprevedibilità del tempo e capaci di dare espressione all’intensità e alla pienezza dell’essere, l cerca di restituire voce a quei territori pulsanti e vitali, resi inanimati e silenti dai linguaggi della pianificazione. E’ proprio da una riconsiderazione di questi “corpi viventi” dotati di “memorie intelligenti”, esito di storie intessute tra uomini e ambienti, che la nel libro si invita a ripensare l’idea stessa di progetto inteso non più come forma compiuta, ma come “apertura di un cammino”, lavoro di preparazione di contesti in cui disseminare risorse di autonomia e rimettere in moto la passione e l’intelligenza collettiva.
2004
88-464-5946-6
Anime di luoghi / Decandia, Lidia. - 1:(2004), pp. 1-174.
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