C’è un limite oltre il quale la critica letteraria diventa critica della vita? C’è un punto in cui, per chissà quale metamorfosi, l’interpretazione di un testo diventa notizie del mondo, di un mondo abitabile ben oltre la letteratura? In questo libro, rileggendo le risposte che, alle grandi domande sui concetti di autore testo e lettore, ha fornito la teoria della letteratura novecentesca, si redige l’apologia della critica militante, riflettendo sulle sue condizioni di possibilità, nella convinzione che essa abbia rappresentato, nel secolo appena trascorso, l’unica forma di resistenza ad un totalitarismo, come quello appunto della teoria, che ha provato a cancellare, nel nome del metodo e della scienza, i diritti del lettore in carne ed ossa, della vita e del senso comune. Così facendo, e interrogandosi sui concetti di impegno e democrazia, di giudizio di valore e di canone, cui la critica militante è costitutivamente e imprescindibilmente legata, qui si avanza, nella convinzione di vivere in un tempo di feroci fondamentalismi, una proposta di illuminismo militante e trascendentale, che sappia riformulare e riproporre i doveri di una ragione, minima e fallace certo, relativa senz’altro, ma ancora universalizzabile, nella certezza che la critica resti, nonostante tutto, l’unica possibilità dell’uomo e del cittadino per uscire dal suo stato di minorità.

La ragione in contumacia. La critica militante ai tempi del fondamentalismo / Onofri, Massimo. - (2007), pp. 1-122.

La ragione in contumacia. La critica militante ai tempi del fondamentalismo

ONOFRI, Massimo
2007-01-01

Abstract

C’è un limite oltre il quale la critica letteraria diventa critica della vita? C’è un punto in cui, per chissà quale metamorfosi, l’interpretazione di un testo diventa notizie del mondo, di un mondo abitabile ben oltre la letteratura? In questo libro, rileggendo le risposte che, alle grandi domande sui concetti di autore testo e lettore, ha fornito la teoria della letteratura novecentesca, si redige l’apologia della critica militante, riflettendo sulle sue condizioni di possibilità, nella convinzione che essa abbia rappresentato, nel secolo appena trascorso, l’unica forma di resistenza ad un totalitarismo, come quello appunto della teoria, che ha provato a cancellare, nel nome del metodo e della scienza, i diritti del lettore in carne ed ossa, della vita e del senso comune. Così facendo, e interrogandosi sui concetti di impegno e democrazia, di giudizio di valore e di canone, cui la critica militante è costitutivamente e imprescindibilmente legata, qui si avanza, nella convinzione di vivere in un tempo di feroci fondamentalismi, una proposta di illuminismo militante e trascendentale, che sappia riformulare e riproporre i doveri di una ragione, minima e fallace certo, relativa senz’altro, ma ancora universalizzabile, nella certezza che la critica resti, nonostante tutto, l’unica possibilità dell’uomo e del cittadino per uscire dal suo stato di minorità.
2007
978-88-6036-194-3
La ragione in contumacia. La critica militante ai tempi del fondamentalismo / Onofri, Massimo. - (2007), pp. 1-122.
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