La centralità che Alghero ha avuto in epoca medievale per la Sardegna e per il Mediterraneo occidentale, a partire dalla sua fondazione come castello dei Doria fino alla metà del Trecento e successivamente come luogo di popolamento catalano e iberico, sarebbe stata da sola elemento sufficiente per progettare, nella collana “Sardegna Medievale”, un volume su questo centro portuale del Nord-Ovest dell’Isola. A questa considerazione si è aggiunto anche il carattere di città “di fondazione” medievale, in quanto Alghero non ha un trascorso di centro di popolamento in epoca altomedievale, romana o protostorica, nel luogo fisico che ha visto la nascita della città medievale. Il libro racconta ad un vasto pubblico l’archeologia della città di Alghero, permettendo di scoprire e di leggere diversamente alcuni luoghi storici della città, anche grazie ad un ricco apparato fotografico e di documentazione, per larga parte inedito. In questo senso la pubblicazione accompagna il lettore alla scoperta del contributo che – negli ultimi quindici anni- l’archeologia urbana ha dato alla comprensione della storia della città catalana di Sardegna, a partire dalla illustrazione di un complesso lavoro di salvataggio di informazioni storiche e archeologiche che le trasformazioni urbanistiche avrebbero del tutto cancellato, senza l’efficace coordinamento tra Soprintendenza Archeologica di Sassari e Nuoro, Università di Sassari e Amministrazione Comunale di Alghero. L’archeologia urbana di Alghero ha comunque da tempo una propria agenda della ricerca capace di identificare i temi urbani portanti sui quali può contribuire alla storia della città, studiando segni e tracce che possano illustrare nodi salienti della sua storia, dei quali si rende conto nei vari capitoli del volume, come la fondazione, le mura difensive e le loro trasformazioni, la presenza ebraica, il commercio, l’economia, la vita quotidiana e i caratteri della popolazione. Il libro vuole porre con chiarezza un altro interrogativo cruciale: quale può essere oggi lo spazio dell’archeologia in una città vivente (oltretutto a forte connotazione turistica) come Alghero, sempre che “politicamente”, questo spazio lo si voglia far esistere? Questa pubblicazione invita pertanto la società civile, ma anche la classe politica e gli studiosi ad una nuova riflessione sul patrimonio archeologico della città di Alghero come proprietà collettiva, con un forte senso di responsabilità sociale.
ALGHERO. Archeologia di una città medievale / Milanese, Marco. - (2013), pp. 1-176.
ALGHERO. Archeologia di una città medievale
MILANESE, Marco
2013-01-01
Abstract
La centralità che Alghero ha avuto in epoca medievale per la Sardegna e per il Mediterraneo occidentale, a partire dalla sua fondazione come castello dei Doria fino alla metà del Trecento e successivamente come luogo di popolamento catalano e iberico, sarebbe stata da sola elemento sufficiente per progettare, nella collana “Sardegna Medievale”, un volume su questo centro portuale del Nord-Ovest dell’Isola. A questa considerazione si è aggiunto anche il carattere di città “di fondazione” medievale, in quanto Alghero non ha un trascorso di centro di popolamento in epoca altomedievale, romana o protostorica, nel luogo fisico che ha visto la nascita della città medievale. Il libro racconta ad un vasto pubblico l’archeologia della città di Alghero, permettendo di scoprire e di leggere diversamente alcuni luoghi storici della città, anche grazie ad un ricco apparato fotografico e di documentazione, per larga parte inedito. In questo senso la pubblicazione accompagna il lettore alla scoperta del contributo che – negli ultimi quindici anni- l’archeologia urbana ha dato alla comprensione della storia della città catalana di Sardegna, a partire dalla illustrazione di un complesso lavoro di salvataggio di informazioni storiche e archeologiche che le trasformazioni urbanistiche avrebbero del tutto cancellato, senza l’efficace coordinamento tra Soprintendenza Archeologica di Sassari e Nuoro, Università di Sassari e Amministrazione Comunale di Alghero. L’archeologia urbana di Alghero ha comunque da tempo una propria agenda della ricerca capace di identificare i temi urbani portanti sui quali può contribuire alla storia della città, studiando segni e tracce che possano illustrare nodi salienti della sua storia, dei quali si rende conto nei vari capitoli del volume, come la fondazione, le mura difensive e le loro trasformazioni, la presenza ebraica, il commercio, l’economia, la vita quotidiana e i caratteri della popolazione. Il libro vuole porre con chiarezza un altro interrogativo cruciale: quale può essere oggi lo spazio dell’archeologia in una città vivente (oltretutto a forte connotazione turistica) come Alghero, sempre che “politicamente”, questo spazio lo si voglia far esistere? Questa pubblicazione invita pertanto la società civile, ma anche la classe politica e gli studiosi ad una nuova riflessione sul patrimonio archeologico della città di Alghero come proprietà collettiva, con un forte senso di responsabilità sociale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.