Dedicato ai diversi aspetti del Prisma Drammaturgico Regolare cinque-secentesco, il volume si prefigge di scandagliare le espressioni più significative di esso, per quanto attiene non solo alla «quidditas» teatrale e letteraria delle opere prese in considerazione, ma anche al più vasto campo dell’immaginario culturale entro cui tale produzione si trova ad essere storicamente inserita. L’ampio materiale drammaturgico selezionato è articolato in due grandi Parti, riguardanti l’una le varie Metamorfosi del concetto di «meraviglioso», l’altra il complesso rapporto fra Classico e Classicismi nelle strutture tragiche «regolari». Nel corso dei capitoli vengono indagate le opere di autori più o meno frequentati dalla critica, quali Antonio Decio da Orte, Giovan Battista Andreini (il celeberrimo comico dell’Arte), Prospero Bonarelli, Francesco Bracciolini e Giovan Battista Albéri, posti in stretta relazione con le realtà storico-culturali e gli ambienti letterari ad essi contemporanei. Il significato di questo volume consiste non solo nel recupero e nella rilettura di importanti zone drammaturgiche e letterarie rimaste talora in ombra, ma soprattutto nella visione organica di un panorama che, proprio per le sue dialettiche connessioni con la Tradizione Classica, giunge a ri-creare quest’ultima come presupposto imprescindibile per un’idea di teatro moderno.
«Col discreto pennel d’alta eloquenza». «Meraviglioso» e Classico nella tragedia (e tragicommedia) italiana del Cinque-Seicento / Sarnelli, Mauro. - (1999).
«Col discreto pennel d’alta eloquenza». «Meraviglioso» e Classico nella tragedia (e tragicommedia) italiana del Cinque-Seicento
SARNELLI, Mauro
1999-01-01
Abstract
Dedicato ai diversi aspetti del Prisma Drammaturgico Regolare cinque-secentesco, il volume si prefigge di scandagliare le espressioni più significative di esso, per quanto attiene non solo alla «quidditas» teatrale e letteraria delle opere prese in considerazione, ma anche al più vasto campo dell’immaginario culturale entro cui tale produzione si trova ad essere storicamente inserita. L’ampio materiale drammaturgico selezionato è articolato in due grandi Parti, riguardanti l’una le varie Metamorfosi del concetto di «meraviglioso», l’altra il complesso rapporto fra Classico e Classicismi nelle strutture tragiche «regolari». Nel corso dei capitoli vengono indagate le opere di autori più o meno frequentati dalla critica, quali Antonio Decio da Orte, Giovan Battista Andreini (il celeberrimo comico dell’Arte), Prospero Bonarelli, Francesco Bracciolini e Giovan Battista Albéri, posti in stretta relazione con le realtà storico-culturali e gli ambienti letterari ad essi contemporanei. Il significato di questo volume consiste non solo nel recupero e nella rilettura di importanti zone drammaturgiche e letterarie rimaste talora in ombra, ma soprattutto nella visione organica di un panorama che, proprio per le sue dialettiche connessioni con la Tradizione Classica, giunge a ri-creare quest’ultima come presupposto imprescindibile per un’idea di teatro moderno.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.