Studiare il consumo della e nella metropoli significa affrontare problemi che, più in generale, hanno a che fare con i cambiamenti dei processi produttivi e lavorativi; con la natura immateriale e ad alto contenuto innovativo di tutti quei prodotti e servizi avanzati che rendono un ambiente urbano/metropolitano competitivo e centrale; con articolazioni territoriali mutevoli, flessibili, polimorfiche; con politiche urbane che diventano, anch’esse, strumenti di promozione e amplificazione del consumo. La metropoli del XXI secolo è il luogo di enfasi dei consumi e di attivazione del popolo dei consumatori urbani, con i suoi spazi, il suo corredo monumentale ed architettonico, i suoi riti e le sue ribalte. Luogo di consumo totale che deve continuamente rinnovarsi se vuole essere competitivo in termini di attrazione. Si può governare la metropoli del consumo? Sembrerebbe di sì se pensiamo alla quantità di progettazioni prevalentemente fondate su un’idea di governance territoriale. Sembrerebbe di no se osserviamo la dispersione territoriale e il vasto mondo degli esclusi che caratterizzano oggi quasi tutte le realtà urbane. Il presente volume costituisce un’aggiornata analisi dei fenomeni urbani, con l’obiettivo di costruire una “teoria” della città idonea a spiegare i nuovi processi metropolitani nella società globalizzata, e propone una valutazione del capitale investito o da investire, delle politiche urbane regolatorie e distributive, di forme simboliche e materiali, di tipologie di popolazioni urbane che esprimono la loro cittadinanza attraverso il consumo.

La metropoli consumata. Antropologie, architetture, politiche, cittadinanze / Mazzette, Antonietta. - 1155.1.26:(2007), pp. 5-169.

La metropoli consumata. Antropologie, architetture, politiche, cittadinanze

MAZZETTE, Antonietta
2007-01-01

Abstract

Studiare il consumo della e nella metropoli significa affrontare problemi che, più in generale, hanno a che fare con i cambiamenti dei processi produttivi e lavorativi; con la natura immateriale e ad alto contenuto innovativo di tutti quei prodotti e servizi avanzati che rendono un ambiente urbano/metropolitano competitivo e centrale; con articolazioni territoriali mutevoli, flessibili, polimorfiche; con politiche urbane che diventano, anch’esse, strumenti di promozione e amplificazione del consumo. La metropoli del XXI secolo è il luogo di enfasi dei consumi e di attivazione del popolo dei consumatori urbani, con i suoi spazi, il suo corredo monumentale ed architettonico, i suoi riti e le sue ribalte. Luogo di consumo totale che deve continuamente rinnovarsi se vuole essere competitivo in termini di attrazione. Si può governare la metropoli del consumo? Sembrerebbe di sì se pensiamo alla quantità di progettazioni prevalentemente fondate su un’idea di governance territoriale. Sembrerebbe di no se osserviamo la dispersione territoriale e il vasto mondo degli esclusi che caratterizzano oggi quasi tutte le realtà urbane. Il presente volume costituisce un’aggiornata analisi dei fenomeni urbani, con l’obiettivo di costruire una “teoria” della città idonea a spiegare i nuovi processi metropolitani nella società globalizzata, e propone una valutazione del capitale investito o da investire, delle politiche urbane regolatorie e distributive, di forme simboliche e materiali, di tipologie di popolazioni urbane che esprimono la loro cittadinanza attraverso il consumo.
2007
978-88-464-8751-3
La metropoli consumata. Antropologie, architetture, politiche, cittadinanze / Mazzette, Antonietta. - 1155.1.26:(2007), pp. 5-169.
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