Lasciandosi alle spalle le tradizionali controversie ideologiche e interpretative, e aspirando a quella “critica realmente estetica” auspicata da Georg Büchner, il volume si concentra su una rilettura complessiva del Danton volta a esaltarne quell’attualità che a partire dal fine dell’Ottocento caratterizza ancor oggi l’opera. Attraverso il suo dramma a scatole cinesi, Büchner mira non solo a misurare le divergenze tra le fazioni antagonistiche di Danton e Robespierre, ma giunge a cogliere l’esistenza di sostanziali convergenze. Anzi, sono soprattutto queste convergenze, sino a oggi ignorate, a consentire di scavalcare l’idea di progresso sviluppata dal marxismo e dal positivismo scientista nel XIX secolo, per coinvolgere il lettore nella ricerca di una terza prospettiva, “sconosciuta ed eternamente negata”, capace di inaugurare più pacifiche alternative.
L’altra rivoluzione. La morte di Danton di Georg Büchner e la ricerca di più pacifiche alternative. Roma: Carocci, 2010 / Sanna, Simonetta. - 1:(2010), pp. 1-158.
L’altra rivoluzione. La morte di Danton di Georg Büchner e la ricerca di più pacifiche alternative. Roma: Carocci, 2010
SANNA, Simonetta
2010-01-01
Abstract
Lasciandosi alle spalle le tradizionali controversie ideologiche e interpretative, e aspirando a quella “critica realmente estetica” auspicata da Georg Büchner, il volume si concentra su una rilettura complessiva del Danton volta a esaltarne quell’attualità che a partire dal fine dell’Ottocento caratterizza ancor oggi l’opera. Attraverso il suo dramma a scatole cinesi, Büchner mira non solo a misurare le divergenze tra le fazioni antagonistiche di Danton e Robespierre, ma giunge a cogliere l’esistenza di sostanziali convergenze. Anzi, sono soprattutto queste convergenze, sino a oggi ignorate, a consentire di scavalcare l’idea di progresso sviluppata dal marxismo e dal positivismo scientista nel XIX secolo, per coinvolgere il lettore nella ricerca di una terza prospettiva, “sconosciuta ed eternamente negata”, capace di inaugurare più pacifiche alternative.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.