In Sardegna la molluschicoltura è un’attività ampiamente diffusa nelle aree lagunari e marino-costiere, che focalizza l’attenzione di interessi sia economici che sociali. La gestione degli ambienti interessati da parte delle comunità locali e delle imprese è strettamente dipendente dalla qualità delle acque, garantita da un costante monitoraggio, previsto dalla normativa comunitaria (Reg. CE n. 853/2004), che comprende anche la ricerca delle alghe potenzialmente pericolose. In questo lavoro vengono riportati i risultati dei controlli effettuati su campioni provenienti da diverse aree di mitilicoltura dal 1992 ad oggi, allo scopo di mappare la distribuzione delle alghe fitoplanctoniche potenzialmente tossiche e, per i siti in cui è possibile, anche la loro dinamica pluriannuale. In particolare, maggiore attenzione viene prestata al Golfo di Olbia, una delle stazioni della rete italiana di ricerche ecologiche a lungo termine (LTER-Italia). Lo studio ha messo in evidenza che, con il passare degli anni e con l’aumentare delle aree controllate, quindi con l’aumento complessivo delle osservazioni, la lista delle specie potenzialmente tossiche si è notevolmente allungata. Di questa fanno parte specie appartenenti ai generi Alexandrium, Prorocentrum, Dinophysis e Pseudo-nitzschia. Nonostante il genere Dinophysis sia stato quello più diffuso e frequentemente riportato, gli eventi di positività nei mitili alle loro tossine sono stati limitati e poco frequenti. Le fioriture più problematiche sono state causate invece da specie del genereAlexandrium. Inoltre, negli anni più recenti, i contemporanei controlli sull’accumulo delle tossine nei mitili, hanno evidenziato la necessità di approfondimenti tassonomici sulle specie di Pseudo-nitzschia presenti nelle aree di mitilicoltura della Sardegna. Nel corso del 2011, infatti, nell’ambito degli accertamenti biotossicologici previsti dal Piano regionale di sorveglianza e controllo sanitario sui molluschi bivalvi di produzione regionale, è stata riscontrata la presenza di acido domoico, responsabile dell’Amnesic Shellfish Poisoning, in 18 campioni provenienti da allevamenti situati nella Laguna di Santa Gilla (Cagliari).

Distribuzione delle alghe potenzialmente tosscihe nelle aree di mitilicoltura della Sardegna / Bazzoni, Am; Virgilio, S; Padedda, Bachisio Mario; Pulina, S; Satta, Cecilia Teodora; Sechi, Nicola; Stacca, D; Lugliè, Antonella Gesuina Laura. - (2013). (Intervento presentato al convegno XXI CONGRESSO dell’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI OCEANOLOGIA E LIMNOLOGIA A.I.O.L. tenutosi a Lignano Sabbiadoro (TS) nel 23-25 settembre 2013).

Distribuzione delle alghe potenzialmente tosscihe nelle aree di mitilicoltura della Sardegna

PADEDDA, Bachisio Mario;Pulina S;SATTA, Cecilia Teodora;SECHI, Nicola;LUGLIÈ, Antonella Gesuina Laura
2013-01-01

Abstract

In Sardegna la molluschicoltura è un’attività ampiamente diffusa nelle aree lagunari e marino-costiere, che focalizza l’attenzione di interessi sia economici che sociali. La gestione degli ambienti interessati da parte delle comunità locali e delle imprese è strettamente dipendente dalla qualità delle acque, garantita da un costante monitoraggio, previsto dalla normativa comunitaria (Reg. CE n. 853/2004), che comprende anche la ricerca delle alghe potenzialmente pericolose. In questo lavoro vengono riportati i risultati dei controlli effettuati su campioni provenienti da diverse aree di mitilicoltura dal 1992 ad oggi, allo scopo di mappare la distribuzione delle alghe fitoplanctoniche potenzialmente tossiche e, per i siti in cui è possibile, anche la loro dinamica pluriannuale. In particolare, maggiore attenzione viene prestata al Golfo di Olbia, una delle stazioni della rete italiana di ricerche ecologiche a lungo termine (LTER-Italia). Lo studio ha messo in evidenza che, con il passare degli anni e con l’aumentare delle aree controllate, quindi con l’aumento complessivo delle osservazioni, la lista delle specie potenzialmente tossiche si è notevolmente allungata. Di questa fanno parte specie appartenenti ai generi Alexandrium, Prorocentrum, Dinophysis e Pseudo-nitzschia. Nonostante il genere Dinophysis sia stato quello più diffuso e frequentemente riportato, gli eventi di positività nei mitili alle loro tossine sono stati limitati e poco frequenti. Le fioriture più problematiche sono state causate invece da specie del genereAlexandrium. Inoltre, negli anni più recenti, i contemporanei controlli sull’accumulo delle tossine nei mitili, hanno evidenziato la necessità di approfondimenti tassonomici sulle specie di Pseudo-nitzschia presenti nelle aree di mitilicoltura della Sardegna. Nel corso del 2011, infatti, nell’ambito degli accertamenti biotossicologici previsti dal Piano regionale di sorveglianza e controllo sanitario sui molluschi bivalvi di produzione regionale, è stata riscontrata la presenza di acido domoico, responsabile dell’Amnesic Shellfish Poisoning, in 18 campioni provenienti da allevamenti situati nella Laguna di Santa Gilla (Cagliari).
2013
Distribuzione delle alghe potenzialmente tosscihe nelle aree di mitilicoltura della Sardegna / Bazzoni, Am; Virgilio, S; Padedda, Bachisio Mario; Pulina, S; Satta, Cecilia Teodora; Sechi, Nicola; Stacca, D; Lugliè, Antonella Gesuina Laura. - (2013). (Intervento presentato al convegno XXI CONGRESSO dell’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI OCEANOLOGIA E LIMNOLOGIA A.I.O.L. tenutosi a Lignano Sabbiadoro (TS) nel 23-25 settembre 2013).
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