Il volume si compone di 21 capitoli dedicati ad altrettante scrittrici del Novecento e scritti ciascuno al traino di un’idea: lo spazio e la cosmologia, la scrittura e la figura, il visibile e l’invisibile, la felicità, la complessità, la nostalgia, la genealogia, il dolore e l’esilio, l’estraneità e l’eccentricità, l’impersonalità, la lingua materna, l’esperienza del tempo, e ancora lo stile saggistico, auto/biografico, epistolare, storico, documentario. Sono tutti temi che queste scrittrici si rimandano l’una l’altra, mentre in ogni loro pagina lavora, più o meno scopertamente, la coscienza storica e la volontà politica di dare inizio, svolgimento e nutrimento a un’altra letteratura, che rispetto a quella di tutto il passato cambia sostanzialmente il modo di pensare la vita e di stare in contatto con lei. Centrale in tutti i saggi è quindi la relazione fra pensiero e scrittura, e la messa in luce di una parola femminile insieme pensante e danzante, di un sapere che non rinuncia alla meraviglia (e dunque a meravigliare), di un pensare infine che lascia spazio all’impensato e al pensabile altrimenti, che sono le condizioni stesse e le risorse della poesia.
Tutte signore di mio gusto. Profili di scrittrici contemporanee / Farnetti, Monica. - (2008).
Tutte signore di mio gusto. Profili di scrittrici contemporanee
FARNETTI, Monica
2008-01-01
Abstract
Il volume si compone di 21 capitoli dedicati ad altrettante scrittrici del Novecento e scritti ciascuno al traino di un’idea: lo spazio e la cosmologia, la scrittura e la figura, il visibile e l’invisibile, la felicità, la complessità, la nostalgia, la genealogia, il dolore e l’esilio, l’estraneità e l’eccentricità, l’impersonalità, la lingua materna, l’esperienza del tempo, e ancora lo stile saggistico, auto/biografico, epistolare, storico, documentario. Sono tutti temi che queste scrittrici si rimandano l’una l’altra, mentre in ogni loro pagina lavora, più o meno scopertamente, la coscienza storica e la volontà politica di dare inizio, svolgimento e nutrimento a un’altra letteratura, che rispetto a quella di tutto il passato cambia sostanzialmente il modo di pensare la vita e di stare in contatto con lei. Centrale in tutti i saggi è quindi la relazione fra pensiero e scrittura, e la messa in luce di una parola femminile insieme pensante e danzante, di un sapere che non rinuncia alla meraviglia (e dunque a meravigliare), di un pensare infine che lascia spazio all’impensato e al pensabile altrimenti, che sono le condizioni stesse e le risorse della poesia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.