La crescente globalizzazione dei mercati e l'intensificarsi degli scambi commerciali hanno innescato un'espansione senza precedenti delle attività logistiche a livello mondiale. Questo fenomeno ha portato alla creazione di vaste aree logistiche e retroportuali, spesso localizzate in prossimità dei centri urbani e dei principali snodi infrastrutturali. Il presente lavoro si concentra sull’analisi degli impatti che tale espansione genera in particolare sulle aree periurbane e periferiche, aree spesso poco considerate dalle politiche urbane, a favore di quelle più centrali. Il lavoro si concentra sui casi di Trieste e Olbia, due città portuali con caratteristiche geografiche, storiche e socio-economiche sicuramente differenti, ma accomunate da processi di trasformazione territoriale legati allo sviluppo delle attività portuali e logistiche. L’oggetto di studio è pertanto legato alla convivenza delle aree urbane in espansione, soprattutto negli spazi periurbani e nelle periferie, con le aree logistiche e retroportuali, che ospitano sempre più operazioni di movimentazione, magazzinaggio, trasporto, in spazi lontani dalla banchina e dalla linea di costa, con impatti importanti dal punto di vista ambientale e sociale sulle comunità locali. Con il lavoro si intende proporre l’applicazione di una matrice delle interazioni fra aree urbane e logistico-portuali, di supporto agli strumenti di analisi e pianificazione territoriale, finalizzata a evidenziare le aree di criticità territoriale e di possibile intervento pianificatorio.
L’espansione delle aree logistiche e retroportuali: impatti sulle aree periurbane e periferiche. I casi di Trieste e Olbia / Borruso, G.; Battino, S.. - 28:(2025), pp. 483-492.
L’espansione delle aree logistiche e retroportuali: impatti sulle aree periurbane e periferiche. I casi di Trieste e Olbia
Borruso G.;Battino S.
2025-01-01
Abstract
La crescente globalizzazione dei mercati e l'intensificarsi degli scambi commerciali hanno innescato un'espansione senza precedenti delle attività logistiche a livello mondiale. Questo fenomeno ha portato alla creazione di vaste aree logistiche e retroportuali, spesso localizzate in prossimità dei centri urbani e dei principali snodi infrastrutturali. Il presente lavoro si concentra sull’analisi degli impatti che tale espansione genera in particolare sulle aree periurbane e periferiche, aree spesso poco considerate dalle politiche urbane, a favore di quelle più centrali. Il lavoro si concentra sui casi di Trieste e Olbia, due città portuali con caratteristiche geografiche, storiche e socio-economiche sicuramente differenti, ma accomunate da processi di trasformazione territoriale legati allo sviluppo delle attività portuali e logistiche. L’oggetto di studio è pertanto legato alla convivenza delle aree urbane in espansione, soprattutto negli spazi periurbani e nelle periferie, con le aree logistiche e retroportuali, che ospitano sempre più operazioni di movimentazione, magazzinaggio, trasporto, in spazi lontani dalla banchina e dalla linea di costa, con impatti importanti dal punto di vista ambientale e sociale sulle comunità locali. Con il lavoro si intende proporre l’applicazione di una matrice delle interazioni fra aree urbane e logistico-portuali, di supporto agli strumenti di analisi e pianificazione territoriale, finalizzata a evidenziare le aree di criticità territoriale e di possibile intervento pianificatorio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


