L’identità culturale di Sassari è un’identità storicamente veicolata da più idiomi. Chiunque voglia studiare la sua comunicazione letteraria deve inevitabilmente fare i conti col suo screziato mosaico linguistico e con la sua variegata produzione e circolazione testuale (in sardo-logudorese, in latino, in spagnolo, in italiano, in sassarese, in gallurese). Il segno letterario non può, infatti, prescindere dal suo sostrato, che è il codice linguistico. L’area geolinguistica del sassarese comprende il territorio nord-occidentale della Sardegna (golfo dell’Asinara, Nurra, parte della Romangia) con i comuni di Sassari, Sorso, Porto Torres e Stintino. Il turritano confina a est col castellanese (Castelsardo, Valledoria, Tergu, Sedini), idioma di transizione, e a sud con la variegata area linguistica del logudorese (Osilo, Sennori, Olmedo, Uri, Usini, Tissi, Ossi, Muros, Cargeghe, Codrongianos, Florinas, Ittiri, Ploaghe). E poi ancora, oltre i contatti di adstrato, da un punto di vista diacronico e diatopico il sassarese ha avuto continue e durature relazioni col gallurese e con l’isola alloglotta di Alghero, per non parlare dei rapporti storici con il corso, il catalano e il castigliano, il ligure e il toscano. [...] Nei Canti popolari in dialetto sassarese del 1873 il canonico Giovanni Spano fece risalire le origini della poesia in lingua turritana al XVIII secolo. A partire da Proto Farris (1760-1782) e Sebastiano Branca (1738-1812), questa testualità, orale e scritta, patetica, sentimentale e amorosa, ma anche goliardica, giocosa e risurana, modellata sulle gobbule (li góbburi), sui racconti di vita e i ciarameddi di strada, intrisi di nostalgia e ammenti di pizzinnia, su una teatralità diffusa, non di rado tradotta in canto popolare (canzona sassaresa), resa in puisia con ottonari, endecasillabi e settenari rimati, in circa tre secoli conobbe una graduale evoluzione formale e tematica e godette, secondo le modalità del fiume carsico, di una significativa produzione, anche erudita, ancorché non sempre garantita da un’adeguata visibilità editoriale e da una giusta collocazione nelle patrie lettere d’Iscnusìa. Se si considerano anche i testi didascalici e di dottrina religiosa, le prime testimonianze scritte della lingua sassarese risalgono alla prima metà del Settecento (Brevi compendiu di la dottrina cristiana, Sassari, Imprenta di Simoni Polu, 1770), funzionali ai processi di catechizzazione e all’educazione religiosa, che nel secolo successivo trovarono dignità di stampa con le traduzioni evangeliche anche grazie alla collaborazione tra lo Spano e il principe Luciano Bonaparte (Brevi Catechismu traduziddu da l’italianu par ordini di l’illustrissimu e Reverendissimu D. Alessandru Dominiggu Varesini Arcivescamu Turritanu, ecc. ecc., A usu dilli fideli di Sassari, Sassari 1857; Il Vangelo di San Matteo volgarizzato in dialetto sardo sassarese dal canonico G. Spano, Londra, Strangeways & Walden, 1866) [...]
Il sistema letterario plurilingue a Sassari dall’Unità a oggi / Manca, Dino. - 1:(2024), pp. 51-118.
Il sistema letterario plurilingue a Sassari dall’Unità a oggi
Dino Manca
2024-01-01
Abstract
L’identità culturale di Sassari è un’identità storicamente veicolata da più idiomi. Chiunque voglia studiare la sua comunicazione letteraria deve inevitabilmente fare i conti col suo screziato mosaico linguistico e con la sua variegata produzione e circolazione testuale (in sardo-logudorese, in latino, in spagnolo, in italiano, in sassarese, in gallurese). Il segno letterario non può, infatti, prescindere dal suo sostrato, che è il codice linguistico. L’area geolinguistica del sassarese comprende il territorio nord-occidentale della Sardegna (golfo dell’Asinara, Nurra, parte della Romangia) con i comuni di Sassari, Sorso, Porto Torres e Stintino. Il turritano confina a est col castellanese (Castelsardo, Valledoria, Tergu, Sedini), idioma di transizione, e a sud con la variegata area linguistica del logudorese (Osilo, Sennori, Olmedo, Uri, Usini, Tissi, Ossi, Muros, Cargeghe, Codrongianos, Florinas, Ittiri, Ploaghe). E poi ancora, oltre i contatti di adstrato, da un punto di vista diacronico e diatopico il sassarese ha avuto continue e durature relazioni col gallurese e con l’isola alloglotta di Alghero, per non parlare dei rapporti storici con il corso, il catalano e il castigliano, il ligure e il toscano. [...] Nei Canti popolari in dialetto sassarese del 1873 il canonico Giovanni Spano fece risalire le origini della poesia in lingua turritana al XVIII secolo. A partire da Proto Farris (1760-1782) e Sebastiano Branca (1738-1812), questa testualità, orale e scritta, patetica, sentimentale e amorosa, ma anche goliardica, giocosa e risurana, modellata sulle gobbule (li góbburi), sui racconti di vita e i ciarameddi di strada, intrisi di nostalgia e ammenti di pizzinnia, su una teatralità diffusa, non di rado tradotta in canto popolare (canzona sassaresa), resa in puisia con ottonari, endecasillabi e settenari rimati, in circa tre secoli conobbe una graduale evoluzione formale e tematica e godette, secondo le modalità del fiume carsico, di una significativa produzione, anche erudita, ancorché non sempre garantita da un’adeguata visibilità editoriale e da una giusta collocazione nelle patrie lettere d’Iscnusìa. Se si considerano anche i testi didascalici e di dottrina religiosa, le prime testimonianze scritte della lingua sassarese risalgono alla prima metà del Settecento (Brevi compendiu di la dottrina cristiana, Sassari, Imprenta di Simoni Polu, 1770), funzionali ai processi di catechizzazione e all’educazione religiosa, che nel secolo successivo trovarono dignità di stampa con le traduzioni evangeliche anche grazie alla collaborazione tra lo Spano e il principe Luciano Bonaparte (Brevi Catechismu traduziddu da l’italianu par ordini di l’illustrissimu e Reverendissimu D. Alessandru Dominiggu Varesini Arcivescamu Turritanu, ecc. ecc., A usu dilli fideli di Sassari, Sassari 1857; Il Vangelo di San Matteo volgarizzato in dialetto sardo sassarese dal canonico G. Spano, Londra, Strangeways & Walden, 1866) [...]I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.