Il romanzo Elias Portolu fu pubblicato nel 1900 sulla «Nuova Antologia». Nel 1903 vide la luce in volume con la torinese Roux e Viarengo. Nel 1917 venne ripubblicato dai fratelli Treves per essere ristampato prima nel 1920 e poi nel 1928. La presente edizione critica è il risultato di un lavoro di studio delle varianti d’autore intercorrenti fra il manoscritto autografo, conservato presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, e i testimoni a stampa. Il vero picco variantistico si esplicò, diffusamente e con intensità di intervento, nell’edizione del 1917. La Deledda dopo 14 anni innovò in centinaia di luoghi del testo. L’importanza filologica, linguistica e critica dell’edizione Treves, dunque, sta proprio in questa non trascurabile diffusa difformità di lezione con le primitive edizioni. La storia gravita intorno alla figura del protagonista che, attraverso la propria vicenda personale, compie un tormentato percorso di espiazione senza perdono. Egli sembra portare con sé la croce dell’antica colpa di cui tutti gli esistenti recano il peso. Il nome di origine aramaica rimanda al primo profeta d’Israele. Elia/Elias è un santo popolare, storicamente molto venerato e festeggiato in Sardegna. Peraltro il suo nome occorre in numerosi gosos, che tanto piacevano alla giovane scrittrice nuorese. Ma il nome rievoca altresì un’altra più suggestiva intertestualità, ossia quella dell’omonimo frate francescano menzionato nel IV e nel XXXVIII capitolo dei Fioretti di San Francesco, che Grazia Deledda conosceva bene. In appendice si propongono l’edizione genetico-evolutiva della novella Gli scherzi di zia Morte dal manoscritto autografo all’edizione newyorkese del 1906 e Tipi e paesaggi sardi, sopraluoghi e constatazioni di carattere geografico e antropico pubblicati nel dicembre 1901 su «Nuova Antologia».
G. Deledda, Elias Portolu, nuova edizione critica a c. di D. Manca, Centro Studi Grazia Deledda – ISRE, Nuoro-Cagliari, Edizioni ISRE-BNCR / Aipsa, 2024, pp. 320 / Manca, Dino. - 1:(2024), pp. 9-320.
G. Deledda, Elias Portolu, nuova edizione critica a c. di D. Manca, Centro Studi Grazia Deledda – ISRE, Nuoro-Cagliari, Edizioni ISRE-BNCR / Aipsa, 2024, pp. 320.
Dino Manca
2024-01-01
Abstract
Il romanzo Elias Portolu fu pubblicato nel 1900 sulla «Nuova Antologia». Nel 1903 vide la luce in volume con la torinese Roux e Viarengo. Nel 1917 venne ripubblicato dai fratelli Treves per essere ristampato prima nel 1920 e poi nel 1928. La presente edizione critica è il risultato di un lavoro di studio delle varianti d’autore intercorrenti fra il manoscritto autografo, conservato presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, e i testimoni a stampa. Il vero picco variantistico si esplicò, diffusamente e con intensità di intervento, nell’edizione del 1917. La Deledda dopo 14 anni innovò in centinaia di luoghi del testo. L’importanza filologica, linguistica e critica dell’edizione Treves, dunque, sta proprio in questa non trascurabile diffusa difformità di lezione con le primitive edizioni. La storia gravita intorno alla figura del protagonista che, attraverso la propria vicenda personale, compie un tormentato percorso di espiazione senza perdono. Egli sembra portare con sé la croce dell’antica colpa di cui tutti gli esistenti recano il peso. Il nome di origine aramaica rimanda al primo profeta d’Israele. Elia/Elias è un santo popolare, storicamente molto venerato e festeggiato in Sardegna. Peraltro il suo nome occorre in numerosi gosos, che tanto piacevano alla giovane scrittrice nuorese. Ma il nome rievoca altresì un’altra più suggestiva intertestualità, ossia quella dell’omonimo frate francescano menzionato nel IV e nel XXXVIII capitolo dei Fioretti di San Francesco, che Grazia Deledda conosceva bene. In appendice si propongono l’edizione genetico-evolutiva della novella Gli scherzi di zia Morte dal manoscritto autografo all’edizione newyorkese del 1906 e Tipi e paesaggi sardi, sopraluoghi e constatazioni di carattere geografico e antropico pubblicati nel dicembre 1901 su «Nuova Antologia».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.