Lo studio riguarda la circolarità nell’uso delle risorse locali nelle strategie di rigenerazione urbana; il tessuto campione è il centro storico di Buddusò (OT), interamente costruito in granito. Sulla base dello studio delle relazioni tra cultura materiale, tecnologie costruttive e modi dell’abitare, e delle modalità di lavorazione del granito, la metodologia volge a definire modelli per la formazione di soluzioni costruttive circolari. La disponibilità dei materiali di riuso è verificata da un database che integra l’analisi del territorio (GIS) sul sistema delle cave presenti (rifiuti pre-consumo) e del tessuto per l’identificazione degli edifici in abbandono (rifiuti pos-consumo). Lo studio ha come fine la formazione di una strategia elaborata a partire dai valori socioeconomici e ambientali del territorio e l’introduzione di soluzioni costruttive innovative, fondate su una cultura materiale fortemente identitaria, a basso impatto ambientale ed elevata efficienza energetica. La buona pratica coinvolge aziende, progettisti e uffici tecnici nel tradurre le economie della pietra in linguaggio architettonico e l’azione amministrativa in paesaggi urbani e identità locali. Il modello supporta l’operatività delle SNAI e SRAI nel conseguimento degli SDG con la selezione delle più adeguate misure del PNRR. L’originalità della proposta consiste nell’assumere la circolarità delle risorse come driver dell’integrazione tra le forti connotazioni naturali e culturali di queste identità urbane, auspicandone l’introduzione nei piani particolareggiati dei Centri Storici (PPCS) per superare l’ancora dominante approccio tassonomico al costruito storico-tradizionale. Data la crescente esposizione dei territori ai cambiamenti climatici la buona pratica, sulla base di un ripensamento del rapporto tra ambiente naturale ed artificiale, propone uno strumento interscalare e replicabile in contesti diversi a supporto delle strategie di rigenerazione delle aree interne.
Regeneration of small urban centres in inland areas: digital technologies, circularity and material culture / Scolaro, Monsù; Cappello, Cheren. - UNICO:(2024), pp. 375-386.
Regeneration of small urban centres in inland areas: digital technologies, circularity and material culture
Monsù Scolaro
Conceptualization
;Cappello
Formal Analysis
2024-01-01
Abstract
Lo studio riguarda la circolarità nell’uso delle risorse locali nelle strategie di rigenerazione urbana; il tessuto campione è il centro storico di Buddusò (OT), interamente costruito in granito. Sulla base dello studio delle relazioni tra cultura materiale, tecnologie costruttive e modi dell’abitare, e delle modalità di lavorazione del granito, la metodologia volge a definire modelli per la formazione di soluzioni costruttive circolari. La disponibilità dei materiali di riuso è verificata da un database che integra l’analisi del territorio (GIS) sul sistema delle cave presenti (rifiuti pre-consumo) e del tessuto per l’identificazione degli edifici in abbandono (rifiuti pos-consumo). Lo studio ha come fine la formazione di una strategia elaborata a partire dai valori socioeconomici e ambientali del territorio e l’introduzione di soluzioni costruttive innovative, fondate su una cultura materiale fortemente identitaria, a basso impatto ambientale ed elevata efficienza energetica. La buona pratica coinvolge aziende, progettisti e uffici tecnici nel tradurre le economie della pietra in linguaggio architettonico e l’azione amministrativa in paesaggi urbani e identità locali. Il modello supporta l’operatività delle SNAI e SRAI nel conseguimento degli SDG con la selezione delle più adeguate misure del PNRR. L’originalità della proposta consiste nell’assumere la circolarità delle risorse come driver dell’integrazione tra le forti connotazioni naturali e culturali di queste identità urbane, auspicandone l’introduzione nei piani particolareggiati dei Centri Storici (PPCS) per superare l’ancora dominante approccio tassonomico al costruito storico-tradizionale. Data la crescente esposizione dei territori ai cambiamenti climatici la buona pratica, sulla base di un ripensamento del rapporto tra ambiente naturale ed artificiale, propone uno strumento interscalare e replicabile in contesti diversi a supporto delle strategie di rigenerazione delle aree interne.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.