Dal 15 al 17 novembre 1652, nella città di Cagliari furono indette tre giornate di festa per la riconquista della Catalogna da parte dell’esercito spagnolo, come riferisce una relación de sucesos intitolata Copia de carta que un amigo escribe a otro dando razón de las fiestas que se han hecho en la ciudad de Cáller, reino de Cerdeña, por la felicísima nueva de la reducción de la ciudad de Barcelona. Due tornei – pubblica dimostrazione di abilità nell’uso delle armi e di capacità intellettuali e artistiche da parte di alcune delle personalità più influenti dell’isola – rappresentarono i momenti centrali delle celebrazioni. In entrambi casi, l’anonimo autore della relación si dilunga nella descrizione e spiegazione di tutte le invenzioni emblematiche, tanto che buona parte della Copia de carta è occupata da tale resoconto. In totale, vengono mostrate otto empresas nel primo torneo e dieci nel secondo e, tranne che nel caso del mantenedor che ne presenta due, tutti i cavalieri sviluppano un solo concetto. Sebbene la relación attribuisca a ogni singolo partecipante l’ideazione autonoma delle imprese, le numerose ricorrenze concettuali e figurative lasciano presupporre una comunità di intenti e una concertazione previa da parte dei cavalieri. Obiettivo di questo lavoro è quindi mostrare come le imprese esibite nel corso dei due tornei cagliaritani rivelino l’esistenza di un programma iconografico coerente e unitario. Difatti, la maggior parte dei cavalieri insiste nell’elogiare la clemenza del sovrano e la fedeltà catalana, dimostrata tramite la propria resa, servendosi soprattutto di metafore relazionate con le figure del leone e del sole. Accanto all’esaltazione del monarca, non mancano poi gli omaggi a Giovanni d’Austria, condottiero che ha guidato l’assedio della città, e al viceré Pedro Martínez Rubio, leale servitore di sua maestà.
«Celebrar la clemencia de mi rey y su victoria». L'emblematica nella Copia de carta sui festeggiamenti della città di Cagliari per la resa di Barcellona (1652) / Caboni, Paolo. - (2023), pp. 9-24.
«Celebrar la clemencia de mi rey y su victoria». L'emblematica nella Copia de carta sui festeggiamenti della città di Cagliari per la resa di Barcellona (1652)
Paolo Caboni
2023-01-01
Abstract
Dal 15 al 17 novembre 1652, nella città di Cagliari furono indette tre giornate di festa per la riconquista della Catalogna da parte dell’esercito spagnolo, come riferisce una relación de sucesos intitolata Copia de carta que un amigo escribe a otro dando razón de las fiestas que se han hecho en la ciudad de Cáller, reino de Cerdeña, por la felicísima nueva de la reducción de la ciudad de Barcelona. Due tornei – pubblica dimostrazione di abilità nell’uso delle armi e di capacità intellettuali e artistiche da parte di alcune delle personalità più influenti dell’isola – rappresentarono i momenti centrali delle celebrazioni. In entrambi casi, l’anonimo autore della relación si dilunga nella descrizione e spiegazione di tutte le invenzioni emblematiche, tanto che buona parte della Copia de carta è occupata da tale resoconto. In totale, vengono mostrate otto empresas nel primo torneo e dieci nel secondo e, tranne che nel caso del mantenedor che ne presenta due, tutti i cavalieri sviluppano un solo concetto. Sebbene la relación attribuisca a ogni singolo partecipante l’ideazione autonoma delle imprese, le numerose ricorrenze concettuali e figurative lasciano presupporre una comunità di intenti e una concertazione previa da parte dei cavalieri. Obiettivo di questo lavoro è quindi mostrare come le imprese esibite nel corso dei due tornei cagliaritani rivelino l’esistenza di un programma iconografico coerente e unitario. Difatti, la maggior parte dei cavalieri insiste nell’elogiare la clemenza del sovrano e la fedeltà catalana, dimostrata tramite la propria resa, servendosi soprattutto di metafore relazionate con le figure del leone e del sole. Accanto all’esaltazione del monarca, non mancano poi gli omaggi a Giovanni d’Austria, condottiero che ha guidato l’assedio della città, e al viceré Pedro Martínez Rubio, leale servitore di sua maestà.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.