Materiali, tecniche costruttive e uso funzionale degli spazi negli insediamenti della Sardegna nuragica: architettura domestica e installazioni artigianali

Tim Ingold afferma: «Building è un’attività; è quello che fanno i costruttori. Basta però aggiungere un articolo, e quell’attività giunge al termine […] a building. […]. Questo momento di completamento può essere determinato soltanto in relazione a una totalità esistente già in partenza-cioè in relazione al suo progetto»1. La concezione del “progetto” di Ingold si riflette, in termini archeologici, nel concetto di catena operativa, intesa come l’insieme delle azioni messo in campo per la realizzazione di un prodotto. In questo frangente si colloca l’obiettivo del presente contributo la cui finalità è, appunto, quella di delineare lo stato della conoscenza rispetto ai temi legati alla comprensione delle modalità di costruzione di strutture abitative e spazi funzionali degli insediamenti della Sardegna nuragica (XVII-VIII secolo a.C.), a partire dallo studio dei materiali di natura deperibile rinvenuti nel record archeologico e in relazione al rapporto uomo-ambiente nelle differenti macroaree geografiche dell’isola.