L’arricchimento rappresenta un’utilità patrimonialmente valutabile, risultato di attività produttive. Si parla di arricchimento ingiustificato nelle ipotesi in cui tale entità derivi dallo sfruttamento di beni o risorse non appartenenti, in tutto o in parte, al soggetto titolare dell’iniziativa. In tali ipotesi, è compito dell’interprete ricostruire le scelte allocative dell’ordinamento e comprendere se l’arricchimento debba essere convogliato nella sfera giuridica del titolare delle risorse o incamerato dall’autore dell’iniziativa. Se il surplus generato trova la sua origine in un’attività illecita, soprattutto nelle ipotesi in cui l’arricchimento conseguito dal danneggiante è superiore rispetto al danno arrecato, può emergere un’evidente sovrapposizione tra gli istituti della responsabilità civile e l’azione generale di arricchimento. La ricerca di possibili soluzioni, formulate anche in chiave prospettica e in vista della configurazione di una potenziale “convivenza” tra rimedi, passa attraverso l’analisi di istituti quali l’azione generale di arricchimento, il danno ingiusto e il rimedio risarcitorio, con riferimento ai rispettivi profili ontologici e funzionali.
Ricchezza, arricchimento e criteri di attribuzione / Calisai, Fabrizio. - (2017), pp. 1-152.
Ricchezza, arricchimento e criteri di attribuzione
Calisai Fabrizio
2017-01-01
Abstract
L’arricchimento rappresenta un’utilità patrimonialmente valutabile, risultato di attività produttive. Si parla di arricchimento ingiustificato nelle ipotesi in cui tale entità derivi dallo sfruttamento di beni o risorse non appartenenti, in tutto o in parte, al soggetto titolare dell’iniziativa. In tali ipotesi, è compito dell’interprete ricostruire le scelte allocative dell’ordinamento e comprendere se l’arricchimento debba essere convogliato nella sfera giuridica del titolare delle risorse o incamerato dall’autore dell’iniziativa. Se il surplus generato trova la sua origine in un’attività illecita, soprattutto nelle ipotesi in cui l’arricchimento conseguito dal danneggiante è superiore rispetto al danno arrecato, può emergere un’evidente sovrapposizione tra gli istituti della responsabilità civile e l’azione generale di arricchimento. La ricerca di possibili soluzioni, formulate anche in chiave prospettica e in vista della configurazione di una potenziale “convivenza” tra rimedi, passa attraverso l’analisi di istituti quali l’azione generale di arricchimento, il danno ingiusto e il rimedio risarcitorio, con riferimento ai rispettivi profili ontologici e funzionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.