Nell’ambito di un dibattito che resta attuale e spesso conflittuale, quello delle necessità di conservazione, tutela e valorizzazione che coinvolge il patrimonio archeologico costruito, si propongono alcune riflessioni utili a contestualizzare ulteriormente il tema. Oggi gli interventi di protezione continuano ad essere effettuati in condizioni limitate e in scavi di emergenza; esse non si configurano come uno strumento di ricerca storico-scientifica, pianificato con tempi e metodologie adeguate, ma piuttosto come pratiche concepite come effetto collaterale di altre attività. Inoltre, negli sviluppi legislativi più recenti, emerge una gerarchia del Patrimonio, che struttura diversi livelli di merito e definisce la tutela del Patrimonio attraverso soluzioni indifferenziate e indistinguibili. Infatti, e con riferimento al contesto italiano, le strategie esistenti sembrano essere le più adeguate per quel patrimonio che, dal punto di vista materiale e tecnologico, è più capace di altri di proteggersi, mentre la carenza di personale, la la decostruzione delle sedi secondarie e l'oggettiva impossibilità di azione nei territori periferici, determinano un progressivo indebolimento dell'attenzione del pubblico, che sembra originarsi solo a causa di eventi clamorosi o di strumentalizzazioni legate all'utilizzo delle strutture.
Problematiche sulla tutela del Patrimonio storico edificato / Azzena, Giovanni Antonio Maria. - (2023), pp. 127-133.
Problematiche sulla tutela del Patrimonio storico edificato
Azzena, Giovanni Antonio Maria
2023-01-01
Abstract
Nell’ambito di un dibattito che resta attuale e spesso conflittuale, quello delle necessità di conservazione, tutela e valorizzazione che coinvolge il patrimonio archeologico costruito, si propongono alcune riflessioni utili a contestualizzare ulteriormente il tema. Oggi gli interventi di protezione continuano ad essere effettuati in condizioni limitate e in scavi di emergenza; esse non si configurano come uno strumento di ricerca storico-scientifica, pianificato con tempi e metodologie adeguate, ma piuttosto come pratiche concepite come effetto collaterale di altre attività. Inoltre, negli sviluppi legislativi più recenti, emerge una gerarchia del Patrimonio, che struttura diversi livelli di merito e definisce la tutela del Patrimonio attraverso soluzioni indifferenziate e indistinguibili. Infatti, e con riferimento al contesto italiano, le strategie esistenti sembrano essere le più adeguate per quel patrimonio che, dal punto di vista materiale e tecnologico, è più capace di altri di proteggersi, mentre la carenza di personale, la la decostruzione delle sedi secondarie e l'oggettiva impossibilità di azione nei territori periferici, determinano un progressivo indebolimento dell'attenzione del pubblico, che sembra originarsi solo a causa di eventi clamorosi o di strumentalizzazioni legate all'utilizzo delle strutture.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.