I saggi di PAOLO CHERCHI, professore emerito della University of Chicago, raccolti in questa silloge sono di argomento esclusivamente sardo e ‘sarde’ a tutti gli effetti e in tutti gli affetti sono le sue pagine: lo sono per il contenuto e lo sono per l’autore che, nel suo correre per il mondo, non ha mai dimenticato le sue origini. Ci sono riflessioni esposte a tratti con un tono di gravitas, che risultano un po’ fuori luogo se si parla dell’esperienza dell’autore di queste pagine, ma che nella sostanza vengano condivise dalle persone espatriate come Paolo Cherchi e quindi potenzialmente e permanentemente ‘forestiere’. Nella maggior parte dei casi, queste pagine presentano una Sardegna vista ‘dal di fuori’; in altri presentano una Sardegna che vuole ‘uscir fuori’ dai suoi confini; in altri ancora presentano sardi che operano fuori dalla Sardegna; e infine, altre pagine ancora riguardano questa nostra isola vista ‘dal di dentro’. Sono pagine, dunque, che sottendono, sia pure in misura diversa, una tensione vitale e culturale tra l’isola e il mondo straniero. Esse si susseguono in un ordine disposto come un crescendo o ‘ritorno alle origini’, ma nella realtà la loro genesi è tutt’altro che pianificata. In effetti questi scritti sono nati senza programmazione alcuna e tutti un po’ occasionali, originariamente allineati sul correre del vivere quotidiano nella ricerca, sullo strascico di letture sporadiche, e sul modo sempre mutevole di rapportarsi con la patria parva. In un certo senso si tratta di pagine autobiografiche in quanto testimoniano la partecipazione a eventi culturali, qualche collaborazione su invito e l’irresistibile piacere di far conoscere cose riguardanti la Sardegna che molti ignorano. Quest’ultima specie di testimonianze sono frutto di una propensione dell’autore a occuparsi di argomenti ‘rari’ e fare letture eccentriche, risultanti in gran parte da quella malattia che si chiama ‘libridine’, la cui sintomatologia specifica consiste nel leggere tutto eccetto i libri che tutti leggono. È un altro modo di essere forestieri.

Sa recuida de Paulu / Manca, Dino Gesuino; Cherchi, Paolo. - 1:(2023), pp. 1-14.

Sa recuida de Paulu

Dino Manca;Paolo Cherchi
2023-01-01

Abstract

I saggi di PAOLO CHERCHI, professore emerito della University of Chicago, raccolti in questa silloge sono di argomento esclusivamente sardo e ‘sarde’ a tutti gli effetti e in tutti gli affetti sono le sue pagine: lo sono per il contenuto e lo sono per l’autore che, nel suo correre per il mondo, non ha mai dimenticato le sue origini. Ci sono riflessioni esposte a tratti con un tono di gravitas, che risultano un po’ fuori luogo se si parla dell’esperienza dell’autore di queste pagine, ma che nella sostanza vengano condivise dalle persone espatriate come Paolo Cherchi e quindi potenzialmente e permanentemente ‘forestiere’. Nella maggior parte dei casi, queste pagine presentano una Sardegna vista ‘dal di fuori’; in altri presentano una Sardegna che vuole ‘uscir fuori’ dai suoi confini; in altri ancora presentano sardi che operano fuori dalla Sardegna; e infine, altre pagine ancora riguardano questa nostra isola vista ‘dal di dentro’. Sono pagine, dunque, che sottendono, sia pure in misura diversa, una tensione vitale e culturale tra l’isola e il mondo straniero. Esse si susseguono in un ordine disposto come un crescendo o ‘ritorno alle origini’, ma nella realtà la loro genesi è tutt’altro che pianificata. In effetti questi scritti sono nati senza programmazione alcuna e tutti un po’ occasionali, originariamente allineati sul correre del vivere quotidiano nella ricerca, sullo strascico di letture sporadiche, e sul modo sempre mutevole di rapportarsi con la patria parva. In un certo senso si tratta di pagine autobiografiche in quanto testimoniano la partecipazione a eventi culturali, qualche collaborazione su invito e l’irresistibile piacere di far conoscere cose riguardanti la Sardegna che molti ignorano. Quest’ultima specie di testimonianze sono frutto di una propensione dell’autore a occuparsi di argomenti ‘rari’ e fare letture eccentriche, risultanti in gran parte da quella malattia che si chiama ‘libridine’, la cui sintomatologia specifica consiste nel leggere tutto eccetto i libri che tutti leggono. È un altro modo di essere forestieri.
2023
978-88-6025-603-4
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