Lo studio ricostruisce i contatti biografici e poetici tra il padre e il ‘Tassino’ negli anni 1556-’69. Si interroga, quindi, la produzione epica di Bernardo Tasso al fine di rintracciare la linea teorica che lo spinse a ‘mutar progetto’, passando da un Amadigi ‘epico’ a quello ‘romanzesco’ per arrivare ad un Floridante ‘eroico’, che tenta di combinare unità e molteplicità; suo intento principale era «rinnovellare» la lingua volgare combinando un’elocutio classica con una dispositio moderna. Proprio questi sono alcuni dei cardini teorici su cui poggia la riflessione teorica di Torquato sul poema eroico, fin dalla prefazione al Rinaldo e dai Discorsi dell’arte poetica, mostrandoci una salda continuità con il pensiero paterno. D’altronde è lo stesso Torquato a dichiarare esplicitamente questa ascendenza: nelle ottave finali del Rinaldo, nella Canzone al Metauro, nell’Apologia della «Gerusalemme Liberata», nelle consonanze testuali Rinaldo/Amadigi e, più in generale, nella corda patetico-elegiaca che costituirà la cifra stilistica di entrambi.
Dall’"Amadigi" al "Rinaldo". Bernardo e Torquato Tasso tra epico ed eroico / Morace, R. - (2012), pp. 1-343.
Dall’"Amadigi" al "Rinaldo". Bernardo e Torquato Tasso tra epico ed eroico
Morace R
2012-01-01
Abstract
Lo studio ricostruisce i contatti biografici e poetici tra il padre e il ‘Tassino’ negli anni 1556-’69. Si interroga, quindi, la produzione epica di Bernardo Tasso al fine di rintracciare la linea teorica che lo spinse a ‘mutar progetto’, passando da un Amadigi ‘epico’ a quello ‘romanzesco’ per arrivare ad un Floridante ‘eroico’, che tenta di combinare unità e molteplicità; suo intento principale era «rinnovellare» la lingua volgare combinando un’elocutio classica con una dispositio moderna. Proprio questi sono alcuni dei cardini teorici su cui poggia la riflessione teorica di Torquato sul poema eroico, fin dalla prefazione al Rinaldo e dai Discorsi dell’arte poetica, mostrandoci una salda continuità con il pensiero paterno. D’altronde è lo stesso Torquato a dichiarare esplicitamente questa ascendenza: nelle ottave finali del Rinaldo, nella Canzone al Metauro, nell’Apologia della «Gerusalemme Liberata», nelle consonanze testuali Rinaldo/Amadigi e, più in generale, nella corda patetico-elegiaca che costituirà la cifra stilistica di entrambi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.