Questo volume di Scritti mediterranei contiene gli ultimi studi su temi della più avanzata ricerca scientifica in campo storico ed epigrafico tra Africa, Roma e Sardegna. Nel titolo "In Africa e a Roma" si desidera legare insieme -nel settore antichistico- le due rive di un Mediterraneo che oggi ci si augura diverso da una frontiera, davvero una «piazza di un’interazione pacifica» (Edgar Morin, Pensare il Mediterraneo, Trapani 2019), verso un tempo nuovo fondato sulla tolleranza e sul rispetto per gli altri, sul pluralismo e il valore delle diversità. Questi lavori inediti sono l’esito dell’intensa attività di ricerca degli ultimi anni: dalle lunghe esperienze precedenti, in Sardegna, a Roma, in Sicilia, sulla Byrsa di Didone con la Scuola Archeologica Italiana di Cartagine, i dieci anni di scavi ad Uchi Maius, la collaborazione con la Direzione Regionale Musei, gli scavi a Thignica (oggi Aïn Tounga) in Tunisia, diretti da Paola Ruggeri e da Samir Aounallah sino al recente XXII Convegno de L’Africa Romana a Sufetula nel dicembre 2022 sul tema “L’Africa antica dall’età repubblicana ai Giulio-Claudii”. Uno dei poli di questi lavori è rappresentato dall’attività delle Vestali Massime, come già la Flavia Publicia delle tabellae immunitates oggi al Metropolitan Museum di New York e a Turris Libisonis per i mille anni di Roma, visti da una provincia come la Sardinia dove, nel corso della Saecularis Aetas viene restaurato il Templum Fortunae et basilica cum tribunali et columnis sex durante il principato di Filippo l’Arabo, forse nel 247 d.C.: un edificio che dobbiamo forse a un progetto di Vitruvio per Cesare. I nuovi studi, come per le Vestali Numisia Maximilla e Terentia Flavola ed i fictores Virginum Vestalium, l’incontro della tradizione romana del fuoco sacro di Vesta con le nuove prospettive religiose aperte dal sacerdote del dio Sole (poi l’Elagabalus di Emesa) Iulius Balbillus, elemento di raccordo tra le due Vestali più note e la casa imperiale. Il tema delle divinità in viaggio tra le due rive è al centro di questo libro, partendo dal culto italico di Dite e Saturno impiantato dalla civitas Thignicensis nell’età di Domiziano: templum et basilica et porticus et cisterna et custodia. Il tema del viaggio per mare, studiato attraverso i mosaici e le ancore (Ancorae antiquae), tra Sicilia, Sardegna e Ostia, fino alla Tunisia, seguendo la rotta di Giulio Cesare e dei suoi dei, la Venere di Erice, venerata anche a Carales e a Sicca Veneria, in viaggio tra Lilibeo, Africa e Sardinia. La localizzazione del Foro olitorio a Thignica, le nuove ricerche sulla pertica dei Cartaginesi, l’autonomia di una civitas peregrina al di là della Fossa Regia, Thignica: una comunità collegata a Cartagine e bipartita al suo interno. Il tentativo di spiegare i tanti dati relativi agli archi onorari, l’ultimo dei quali elevato per commemorare la promozione del municipio nell’età di Settimio Severo. Infine il collare dello schiavo dell'arc(hi)diac(onus) Felix, con un approfondimento sulle condizioni giuridiche dei servi della Chiesa tardoantica in Sardegna. Si focalizzano tante piste differenti, con contributi che nelle intenzioni dell’autrice vorrebbero iniziare a porre alcuni punti fermi, soprattutto esprimere l’attenzione per un mondo in perenne relazione, in particolare per un mondo africano nel quale ci riconosciamo sempre di più.

In Africa e a Roma. Scritti mediterranei / Ruggeri, Paola. - (2023), pp. 1-216.

In Africa e a Roma. Scritti mediterranei

Ruggeri, Paola
2023-01-01

Abstract

Questo volume di Scritti mediterranei contiene gli ultimi studi su temi della più avanzata ricerca scientifica in campo storico ed epigrafico tra Africa, Roma e Sardegna. Nel titolo "In Africa e a Roma" si desidera legare insieme -nel settore antichistico- le due rive di un Mediterraneo che oggi ci si augura diverso da una frontiera, davvero una «piazza di un’interazione pacifica» (Edgar Morin, Pensare il Mediterraneo, Trapani 2019), verso un tempo nuovo fondato sulla tolleranza e sul rispetto per gli altri, sul pluralismo e il valore delle diversità. Questi lavori inediti sono l’esito dell’intensa attività di ricerca degli ultimi anni: dalle lunghe esperienze precedenti, in Sardegna, a Roma, in Sicilia, sulla Byrsa di Didone con la Scuola Archeologica Italiana di Cartagine, i dieci anni di scavi ad Uchi Maius, la collaborazione con la Direzione Regionale Musei, gli scavi a Thignica (oggi Aïn Tounga) in Tunisia, diretti da Paola Ruggeri e da Samir Aounallah sino al recente XXII Convegno de L’Africa Romana a Sufetula nel dicembre 2022 sul tema “L’Africa antica dall’età repubblicana ai Giulio-Claudii”. Uno dei poli di questi lavori è rappresentato dall’attività delle Vestali Massime, come già la Flavia Publicia delle tabellae immunitates oggi al Metropolitan Museum di New York e a Turris Libisonis per i mille anni di Roma, visti da una provincia come la Sardinia dove, nel corso della Saecularis Aetas viene restaurato il Templum Fortunae et basilica cum tribunali et columnis sex durante il principato di Filippo l’Arabo, forse nel 247 d.C.: un edificio che dobbiamo forse a un progetto di Vitruvio per Cesare. I nuovi studi, come per le Vestali Numisia Maximilla e Terentia Flavola ed i fictores Virginum Vestalium, l’incontro della tradizione romana del fuoco sacro di Vesta con le nuove prospettive religiose aperte dal sacerdote del dio Sole (poi l’Elagabalus di Emesa) Iulius Balbillus, elemento di raccordo tra le due Vestali più note e la casa imperiale. Il tema delle divinità in viaggio tra le due rive è al centro di questo libro, partendo dal culto italico di Dite e Saturno impiantato dalla civitas Thignicensis nell’età di Domiziano: templum et basilica et porticus et cisterna et custodia. Il tema del viaggio per mare, studiato attraverso i mosaici e le ancore (Ancorae antiquae), tra Sicilia, Sardegna e Ostia, fino alla Tunisia, seguendo la rotta di Giulio Cesare e dei suoi dei, la Venere di Erice, venerata anche a Carales e a Sicca Veneria, in viaggio tra Lilibeo, Africa e Sardinia. La localizzazione del Foro olitorio a Thignica, le nuove ricerche sulla pertica dei Cartaginesi, l’autonomia di una civitas peregrina al di là della Fossa Regia, Thignica: una comunità collegata a Cartagine e bipartita al suo interno. Il tentativo di spiegare i tanti dati relativi agli archi onorari, l’ultimo dei quali elevato per commemorare la promozione del municipio nell’età di Settimio Severo. Infine il collare dello schiavo dell'arc(hi)diac(onus) Felix, con un approfondimento sulle condizioni giuridiche dei servi della Chiesa tardoantica in Sardegna. Si focalizzano tante piste differenti, con contributi che nelle intenzioni dell’autrice vorrebbero iniziare a porre alcuni punti fermi, soprattutto esprimere l’attenzione per un mondo in perenne relazione, in particolare per un mondo africano nel quale ci riconosciamo sempre di più.
2023
9798395985637
In Africa e a Roma. Scritti mediterranei / Ruggeri, Paola. - (2023), pp. 1-216.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11388/308829
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