Il volume affronta il tema dei pagamenti eseguiti con strumenti alternativi alla moneta, nella prospettiva di delineare i confini giuridici entro i quali ad essi debba essere riconosciuta efficacia solutoria. A tal fine, viene anzitutto chiarito che la stessa nozione di «moneta» deve essere ampliata, con riguardo agli effetti immediatamente estintivi dell’obbligazione pecuniaria, tenendo conto della idoneità di conseguire un trasferimento del «valore monetario» mediante le (relativamente) nuove categorie della «moneta bancaria» e della «moneta elettronica», espressamente disciplinate dalla legge. Di seguito vengono analizzati i fenomeni, invalsi nella prassi anche internazionale, di adempimento convenzionale di obbligazioni pecuniarie mediante l’attribuzione di beni la cui utilità (intesa come assunzione di vantaggio) sfugge al controllo – quantomeno al controllo immediato – degli ordinamenti giuridici, con specifico riguardo alle novità tecnologiche, e in particolare alle cripto-attività. Dall’analisi emerge una nuova segmentazione del mercato dei servizi e degli strumenti di pagamento in cui i beni non monetari utilizzati dalle prassi di mercato possono affiancare e persino sostituire i pagamenti eseguiti con i metodi legalmente disciplinati, assumendo una dimensione sistemica. Lo studio pone in evidenza come la diffusione di beni non monetari utilizzati volontariamente nei pagamenti in sostituzione dei tradizionali sistemi monetari sia idonea a porre in crisi la struttura dei mercati finanziari, in quanto può limitare la trasmissione della politica monetaria, rischia di porre in crisi il buon funzionamento dei sistemi di pagamento e favorisce l’emersione di nuove vulnerabilità dei soggetti deboli del mercato, esposti a fenomeni di fluttuazione del valore delle cripto-valute, estranei a qualsiasi sistema giuridico di controllo e perequazione. Si segnala infine, su questa linea, come la progressiva sostituzione del mezzo di pagamento ufficiale con i nuovi strumenti tecnologici privati sarebbe, tra l’altro, idonea ad incidere negativamente sul perseguimento dei principi e dei valori fondanti della UE verso la cui applicazione e realizzazione tende anche la moneta unica europea.

I pagamenti non monetari nella finanza digitale europea : la prospettiva italiana / Motroni, R. - (2023), pp. 1-227.

I pagamenti non monetari nella finanza digitale europea : la prospettiva italiana

r motroni
2023-01-01

Abstract

Il volume affronta il tema dei pagamenti eseguiti con strumenti alternativi alla moneta, nella prospettiva di delineare i confini giuridici entro i quali ad essi debba essere riconosciuta efficacia solutoria. A tal fine, viene anzitutto chiarito che la stessa nozione di «moneta» deve essere ampliata, con riguardo agli effetti immediatamente estintivi dell’obbligazione pecuniaria, tenendo conto della idoneità di conseguire un trasferimento del «valore monetario» mediante le (relativamente) nuove categorie della «moneta bancaria» e della «moneta elettronica», espressamente disciplinate dalla legge. Di seguito vengono analizzati i fenomeni, invalsi nella prassi anche internazionale, di adempimento convenzionale di obbligazioni pecuniarie mediante l’attribuzione di beni la cui utilità (intesa come assunzione di vantaggio) sfugge al controllo – quantomeno al controllo immediato – degli ordinamenti giuridici, con specifico riguardo alle novità tecnologiche, e in particolare alle cripto-attività. Dall’analisi emerge una nuova segmentazione del mercato dei servizi e degli strumenti di pagamento in cui i beni non monetari utilizzati dalle prassi di mercato possono affiancare e persino sostituire i pagamenti eseguiti con i metodi legalmente disciplinati, assumendo una dimensione sistemica. Lo studio pone in evidenza come la diffusione di beni non monetari utilizzati volontariamente nei pagamenti in sostituzione dei tradizionali sistemi monetari sia idonea a porre in crisi la struttura dei mercati finanziari, in quanto può limitare la trasmissione della politica monetaria, rischia di porre in crisi il buon funzionamento dei sistemi di pagamento e favorisce l’emersione di nuove vulnerabilità dei soggetti deboli del mercato, esposti a fenomeni di fluttuazione del valore delle cripto-valute, estranei a qualsiasi sistema giuridico di controllo e perequazione. Si segnala infine, su questa linea, come la progressiva sostituzione del mezzo di pagamento ufficiale con i nuovi strumenti tecnologici privati sarebbe, tra l’altro, idonea ad incidere negativamente sul perseguimento dei principi e dei valori fondanti della UE verso la cui applicazione e realizzazione tende anche la moneta unica europea.
2023
979-12-5965-247-8
I pagamenti non monetari nella finanza digitale europea : la prospettiva italiana / Motroni, R. - (2023), pp. 1-227.
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