L’architettura, da fredda e statica, diventa cangiante e dinamica, avvolgendoci in una sequenza ininterrotta di suoni, colori, immagi- ni e luci che ci confondono i sensi quasi da non riuscire più a distin- guere l’esperienza diretta da ciò che in realtà è stato proiettato dai tanti schermi che illuminano i nostri percorsi, infondendoci una sensazione di disorientamento. Perché, come afferma Calvino: ”Gran parte di questa nuvola di immagini si dissolve immediatamente come i sogni che non lasciano traccia nella memoria; ma non si dissolve una sensazione di estraneità e di disagio”
LA LUCE NEL NUOVO PAESAGGIO URBANO / Gasparini, Katia. - 1:1(2004), pp. 1-7. (Intervento presentato al convegno Tra luce e ombra tenutosi a Venezia nel 25-26 novembre 2004).
LA LUCE NEL NUOVO PAESAGGIO URBANO
katia gasparini
2004-01-01
Abstract
L’architettura, da fredda e statica, diventa cangiante e dinamica, avvolgendoci in una sequenza ininterrotta di suoni, colori, immagi- ni e luci che ci confondono i sensi quasi da non riuscire più a distin- guere l’esperienza diretta da ciò che in realtà è stato proiettato dai tanti schermi che illuminano i nostri percorsi, infondendoci una sensazione di disorientamento. Perché, come afferma Calvino: ”Gran parte di questa nuvola di immagini si dissolve immediatamente come i sogni che non lasciano traccia nella memoria; ma non si dissolve una sensazione di estraneità e di disagio”I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.