Nel panorama urbano contemporaneo si distinguono sempre più frequentemente architetture le cui superfici sono assimilate a grandi schermi che irradiano luci, colori, suoni, in una simbiosi continua con la città e con il loro intorno, adattandosi e confondendosi con il contesto in cui sono inserite, oppure emergendo violentemente. L’analisi di un certo contesto architettonico contemporaneo e lo studio di pro- getti dotati di superfici “mutevoli”, ovvero “dinamiche” (formalmente e/o percettivamente), riportano dell’importante ruolo delle tecnologie software sia nella fase di progetto, sia nella fase di gestione dell’involucro dinamico, mentre le tecnologie hard afferiscono ai componenti elettronici di cui sono composte. Nel panorama mondiale contemporaneo alcuni architetti stanno proponendoprogetti realizzati adottando forme pre- valentemente elaborate al computer, invitando a leggere il processo che le ha costituite più che la figura che le rappresenta. Le nuove immagini realizzate con il digitale non dettano regole o segnano confini, ma realizzano percorsi da seguire con i sensi e introducono alla cultura dell’ibridazione. Realizzano così immagini cariche di utopia. Molti di questi pro- getti, concepibili e visualizzabili soltanto attraverso le tecnologie informatiche, diventano reali solo all’interno dello spazio digitale.
MUTAZIONI. DALL’IDEAZIONE ALLA REALIZZAZIONE DELL’ INVOLUCRO ARCHITETTONICO DINAMICO / Gasparini, Katia. - 1:(2009), pp. 289-297. (Intervento presentato al convegno Atti del Seminario Ibridazioni. Idee per la rappresentazione tenutosi a Venezia nel 19 settembre 2009).
MUTAZIONI. DALL’IDEAZIONE ALLA REALIZZAZIONE DELL’ INVOLUCRO ARCHITETTONICO DINAMICO
katia gasparini
2009-01-01
Abstract
Nel panorama urbano contemporaneo si distinguono sempre più frequentemente architetture le cui superfici sono assimilate a grandi schermi che irradiano luci, colori, suoni, in una simbiosi continua con la città e con il loro intorno, adattandosi e confondendosi con il contesto in cui sono inserite, oppure emergendo violentemente. L’analisi di un certo contesto architettonico contemporaneo e lo studio di pro- getti dotati di superfici “mutevoli”, ovvero “dinamiche” (formalmente e/o percettivamente), riportano dell’importante ruolo delle tecnologie software sia nella fase di progetto, sia nella fase di gestione dell’involucro dinamico, mentre le tecnologie hard afferiscono ai componenti elettronici di cui sono composte. Nel panorama mondiale contemporaneo alcuni architetti stanno proponendoprogetti realizzati adottando forme pre- valentemente elaborate al computer, invitando a leggere il processo che le ha costituite più che la figura che le rappresenta. Le nuove immagini realizzate con il digitale non dettano regole o segnano confini, ma realizzano percorsi da seguire con i sensi e introducono alla cultura dell’ibridazione. Realizzano così immagini cariche di utopia. Molti di questi pro- getti, concepibili e visualizzabili soltanto attraverso le tecnologie informatiche, diventano reali solo all’interno dello spazio digitale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.