Il libro è un manuale destinato a tutti coloro che s’interessano al tema del colore all’esterno degli edifici. Riporta dell’esperienza di progettazione del piano del colore e dell’arredo urbano in un caso studio particolare, il Comune di Ledro, unione di tredici ex comuni collocati all’interno di una storica valle alpina. Vi sono molti approcci possibili alla realizzazione di un piano del colore, tutti con le proprie giustificazioni più o meno pertinenti. Il piano realizzato per la Valle di Ledro è di tipo scientifico, proprio per non prestare il fianco ad interpretazioni estemporanee, mode passeggere, imposizioni politiche o sociali ed ancor peggio al gusto personale. Questo libro riporta tutto il percorso che è stato seguito nel tentativo di non discostarsi da una storia, cultura e tradizione locale unica nel suo genere, frutto di un lunghissimo periodo di autogestione. È anche un piano che ha adottato la tecnica della partecipazione, al fine di non vincolare il futuro. Pertanto è un piano aperto, che lascia adeguati margini di autodeterminazione nelle scelte cromatiche.
COLORE DI FACCIATA. Piano del colore e dell’arredo della Valle di Ledro / Gasparini, Katia; Zennaro, Pietro. - 1:(2022), pp. 3-227.
COLORE DI FACCIATA. Piano del colore e dell’arredo della Valle di Ledro
Katia Gasparini;
2022-01-01
Abstract
Il libro è un manuale destinato a tutti coloro che s’interessano al tema del colore all’esterno degli edifici. Riporta dell’esperienza di progettazione del piano del colore e dell’arredo urbano in un caso studio particolare, il Comune di Ledro, unione di tredici ex comuni collocati all’interno di una storica valle alpina. Vi sono molti approcci possibili alla realizzazione di un piano del colore, tutti con le proprie giustificazioni più o meno pertinenti. Il piano realizzato per la Valle di Ledro è di tipo scientifico, proprio per non prestare il fianco ad interpretazioni estemporanee, mode passeggere, imposizioni politiche o sociali ed ancor peggio al gusto personale. Questo libro riporta tutto il percorso che è stato seguito nel tentativo di non discostarsi da una storia, cultura e tradizione locale unica nel suo genere, frutto di un lunghissimo periodo di autogestione. È anche un piano che ha adottato la tecnica della partecipazione, al fine di non vincolare il futuro. Pertanto è un piano aperto, che lascia adeguati margini di autodeterminazione nelle scelte cromatiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.