Il libro, a partire dalla consapevolezza che gli sguardi zenitali, così come i grandi numeri e le statistiche con cui siamo abituati a leggere ed interpretare i territori, proprio perché rischiano di ingabbiare la realtà in blocchi dicotomici e rigide determinazioni, non ci aiutano a cogliere gli scarti che caratterizzano i momenti di passaggio ci invita a praticare un altro sguardo. Uno sguardo attento alle ombre, agli scintillii, a «ciò che si guarda ma non si percepisce», a quegli stadi iniziali delle trasformazioni, quando queste sono ancora in embrione in uno stato di abbozzo, e non ancora del tutto manifeste, e su cui invece occorrerebbe soffermarsi per comprendere il divenire. Lo fa attraverso lo studio di una particolare area interna della Sardegna: l’Alta Gallura. Un contesto ultra periferico secondo le categorie elaborate dalla Strategia Nazionale delle aree interne; una delle aree, meno illuminate del contesto nazionale, che si distende alle spalle del mondo delle luci della città costiera della vacanza. L’autrice, immergendosi nelle pieghe del territorio con uno sguardo vagabondo e saltellante, facendosi guidare dagli indizi, dalle storie minime, dai dettagli spesso insignificanti, dai comportamenti dissonanti scopre che quel territorio buio è una realtà brulicante e in movimento, in cui sottotraccia spingono sopravvivenze, forze ed energie che non si vedono, ma che lavorano per produrre cambiamento. Raccoglie storie, racconti, progetti, osserva luoghi, sperimentazioni, nuove forme di produzione, eventi, rileva il riemergere di onde sismiche provenienti dal sottosuolo della storia, mette in guardia contro i pericoli e le contraddizioni che si delineano nel presente e prova, mettendo in connessione tutti questi elementi, a dipingere l’immagine inespressa che ancora non riesce a venire alla luce. Dal buio affiora una costellazione lampeggiante: una figura territoriale inedita, fragile, di cui invita a prendersi cura. Una ossimorica «città-natura» in cui il già stato si unisce con l’adesso, in cui si intrecciano città e campagna, natura e cultura.

Territori in trasformazione. Il caso dell'Alta Gallura / Decandia, Lidia. - Territori in Traformazione. Il caso dell'Alta Gallura:(2022), pp. 1-345.

Territori in trasformazione. Il caso dell'Alta Gallura

Lidia Decandia
2022-01-01

Abstract

Il libro, a partire dalla consapevolezza che gli sguardi zenitali, così come i grandi numeri e le statistiche con cui siamo abituati a leggere ed interpretare i territori, proprio perché rischiano di ingabbiare la realtà in blocchi dicotomici e rigide determinazioni, non ci aiutano a cogliere gli scarti che caratterizzano i momenti di passaggio ci invita a praticare un altro sguardo. Uno sguardo attento alle ombre, agli scintillii, a «ciò che si guarda ma non si percepisce», a quegli stadi iniziali delle trasformazioni, quando queste sono ancora in embrione in uno stato di abbozzo, e non ancora del tutto manifeste, e su cui invece occorrerebbe soffermarsi per comprendere il divenire. Lo fa attraverso lo studio di una particolare area interna della Sardegna: l’Alta Gallura. Un contesto ultra periferico secondo le categorie elaborate dalla Strategia Nazionale delle aree interne; una delle aree, meno illuminate del contesto nazionale, che si distende alle spalle del mondo delle luci della città costiera della vacanza. L’autrice, immergendosi nelle pieghe del territorio con uno sguardo vagabondo e saltellante, facendosi guidare dagli indizi, dalle storie minime, dai dettagli spesso insignificanti, dai comportamenti dissonanti scopre che quel territorio buio è una realtà brulicante e in movimento, in cui sottotraccia spingono sopravvivenze, forze ed energie che non si vedono, ma che lavorano per produrre cambiamento. Raccoglie storie, racconti, progetti, osserva luoghi, sperimentazioni, nuove forme di produzione, eventi, rileva il riemergere di onde sismiche provenienti dal sottosuolo della storia, mette in guardia contro i pericoli e le contraddizioni che si delineano nel presente e prova, mettendo in connessione tutti questi elementi, a dipingere l’immagine inespressa che ancora non riesce a venire alla luce. Dal buio affiora una costellazione lampeggiante: una figura territoriale inedita, fragile, di cui invita a prendersi cura. Una ossimorica «città-natura» in cui il già stato si unisce con l’adesso, in cui si intrecciano città e campagna, natura e cultura.
2022
978-88-5522-312-6
Territori in trasformazione. Il caso dell'Alta Gallura / Decandia, Lidia. - Territori in Traformazione. Il caso dell'Alta Gallura:(2022), pp. 1-345.
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