Caso rarissimo di artista italiano che ha scelto di lasciare l'Italia in quanto antifascista, Nivola trova se stesso lungo le tappe di una migrazione che va oltre il trasferimento a New York, e ognuna delle quali implica l'acquisizione di un diverso linguaggio. Nelle prime fasi dell'esilio le parlate si sovrappongono e si confondono, così come i ruoli sociali. Al termine di questo itinerario e nel corso di circa un decennio, dalla crisalide di un operatore dal profilo professionale incerto, oscillante tra le posizioni di grafico editoriale, illustratore, pubblicitario, decoratore e aspirante pittore, sarebbe nata l'immagine del Nivola scultore, attentamente costruita negli anni cinquanta.
L’esperienza più forte della mia vita”.Costantino Nivola, l’esilio e il mito della comunità / Altea, G. - (2021), pp. 81-87.
L’esperienza più forte della mia vita”.Costantino Nivola, l’esilio e il mito della comunità
Altea, G
2021-01-01
Abstract
Caso rarissimo di artista italiano che ha scelto di lasciare l'Italia in quanto antifascista, Nivola trova se stesso lungo le tappe di una migrazione che va oltre il trasferimento a New York, e ognuna delle quali implica l'acquisizione di un diverso linguaggio. Nelle prime fasi dell'esilio le parlate si sovrappongono e si confondono, così come i ruoli sociali. Al termine di questo itinerario e nel corso di circa un decennio, dalla crisalide di un operatore dal profilo professionale incerto, oscillante tra le posizioni di grafico editoriale, illustratore, pubblicitario, decoratore e aspirante pittore, sarebbe nata l'immagine del Nivola scultore, attentamente costruita negli anni cinquanta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.