Il problema della disciplina giuridica del fenomeno terroristico per il diritto internazionale si pone innanzitutto in termini di definizione del medesimo. Nonostante infatti la comunità internazionale si interessi da tempo al fenomeno terroristico, l’impressione che si ricava è quella che dopo gli attentati dell’ 11 settembre 2001 si sia creato come un punto di rottura rispetto al passato, non solo sotto il profilo della fenomenologia dell’attività terroristica – quella tradizionale e quella “nuova” – ma altresì sotto il profilo dell’atteggiamento che tradizionalmente il diritto internazionale ha assunto con riferimento al problema e dunque alle sfide che quest’ultimo pone per la ricerca di soluzioni giuridiche adeguate a combatterlo. Le norme internazionali elaborate nel corso degli ultimi decenni si caratterizzano per l’approccio frammentario e settoriale: il tentativo di pervenire alla definizione di un quadro generale e onnicomprensivo, attraverso l’adozione di una Convenzione globale in materia di terrorismo, non ha ancora prodotto risultati; ha messo invece in evidenza i problemi che ostacolano il raggiungimento dell’obiettivo finale e che sono peraltro riconducibili ad una profonda diversità nell’approccio ad alcune tematiche connesse tra i paesi partecipanti. In particolare il tema del rapporto tra norme internazionali in materia di lotte di liberazione nazionale, movimenti insurrezionali, diritto internazionale umanitario e norme in materia di terrorismo costituisce tutt’ora un problema di non facile soluzione. Nel contesto così descritto i paesi islamici hanno mostrato di voler svolgere un ruolo preciso. Che i paesi islamici abbiano infatti nelle sedi internazionali sposato la causa del sostegno ai movimenti di liberazione nazionale e alle lotte per l’autodeterminazione è cosa nota: e tuttavia il problema centrale è quello rappresentato dal fatto che è proprio il terrorismo di matrice islamica ad aver assunto, specie dopo il settembre 2001 una caratterizzazione specifica: sono stati in particolare gli attentati dell’11 settembre che hanno posto la comunità internazionale di fronte alla necessità non solo di individuare gli strumenti idonei a contrastarlo ma, prima ancora di decodificare il messaggio politico sotteso alla strategia del terrore.

Terrorismo internazionale e terrorismo di matrice islamica: tra diritto applicabile e possibili sviluppi / Angioi, A. S.. - 1:(2008), pp. 187-219.

Terrorismo internazionale e terrorismo di matrice islamica: tra diritto applicabile e possibili sviluppi

ANGIOI A.S.
2008-01-01

Abstract

Il problema della disciplina giuridica del fenomeno terroristico per il diritto internazionale si pone innanzitutto in termini di definizione del medesimo. Nonostante infatti la comunità internazionale si interessi da tempo al fenomeno terroristico, l’impressione che si ricava è quella che dopo gli attentati dell’ 11 settembre 2001 si sia creato come un punto di rottura rispetto al passato, non solo sotto il profilo della fenomenologia dell’attività terroristica – quella tradizionale e quella “nuova” – ma altresì sotto il profilo dell’atteggiamento che tradizionalmente il diritto internazionale ha assunto con riferimento al problema e dunque alle sfide che quest’ultimo pone per la ricerca di soluzioni giuridiche adeguate a combatterlo. Le norme internazionali elaborate nel corso degli ultimi decenni si caratterizzano per l’approccio frammentario e settoriale: il tentativo di pervenire alla definizione di un quadro generale e onnicomprensivo, attraverso l’adozione di una Convenzione globale in materia di terrorismo, non ha ancora prodotto risultati; ha messo invece in evidenza i problemi che ostacolano il raggiungimento dell’obiettivo finale e che sono peraltro riconducibili ad una profonda diversità nell’approccio ad alcune tematiche connesse tra i paesi partecipanti. In particolare il tema del rapporto tra norme internazionali in materia di lotte di liberazione nazionale, movimenti insurrezionali, diritto internazionale umanitario e norme in materia di terrorismo costituisce tutt’ora un problema di non facile soluzione. Nel contesto così descritto i paesi islamici hanno mostrato di voler svolgere un ruolo preciso. Che i paesi islamici abbiano infatti nelle sedi internazionali sposato la causa del sostegno ai movimenti di liberazione nazionale e alle lotte per l’autodeterminazione è cosa nota: e tuttavia il problema centrale è quello rappresentato dal fatto che è proprio il terrorismo di matrice islamica ad aver assunto, specie dopo il settembre 2001 una caratterizzazione specifica: sono stati in particolare gli attentati dell’11 settembre che hanno posto la comunità internazionale di fronte alla necessità non solo di individuare gli strumenti idonei a contrastarlo ma, prima ancora di decodificare il messaggio politico sotteso alla strategia del terrore.
2008
978-88-348-84
Terrorismo internazionale e terrorismo di matrice islamica: tra diritto applicabile e possibili sviluppi / Angioi, A. S.. - 1:(2008), pp. 187-219.
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