L'Elettroforesi degli alloenzimi è stata utilizzata per studiare la struttura genetica del polichete di ambiente sabbioso intertidale Ophelia bicornis. Sono stati raccolti 690 individui diO. bicornisin 4 località corse, 8 sarde e una toscana. Le eterozigosità non sono risultate significativamente diverse tra loro al t-test applicato ai valori trasformati in arcoseno radice quadrata. È stata rilevata strutturazione genetica significativa [Fst=0.080±0.018 , P<0.001], che suggerisce che la dispersione delle larve planctotrofiche può non essere così efficace a grande distanza, oppure che la selezione locale gioca un ruolo importante nella differenziazione in popolazioni. I confronti comprendenti la popolazione più distante (Tirrenia, Toscana) presentano le distanze genetiche ed i valori di FSTpiù elevati, suggerendo che anche la distanza geografica ha un ruolo nel determinare la strutturazione genetica delle popolazioni. Non è presente però `isolamento da distanza', come evidenziato dal test di Mantel applicato alle matrici dei valori log-trasformati delle distanze geografiche e di flusso genico (P=0.169). La struttura genetica diO. bicornisè la risultante di due principali fattori: 1) la dispersione larvale, che tende all'omogeneizzazione genetica e 2) le esigenze di habitat, che favoriscono la frammentazione in popolazioni grazie alla selezione locale.

Analisi della struttura genetica diOphelia bicornisSavigny, 1818 (Annelida, Polychaeta) nel Mediterraneo occidentale / Casu, Marco; Maltagliati, Ferruccio; Castelli, Alberto. - (2004). (Intervento presentato al convegno Ecologia quantitativa: metodi sperimentali, modelli teorici, applicazioni: atti del 13. Congresso nazionale della Società Italiana di Ecologia).

Analisi della struttura genetica diOphelia bicornisSavigny, 1818 (Annelida, Polychaeta) nel Mediterraneo occidentale

Casu, Marco;
2004-01-01

Abstract

L'Elettroforesi degli alloenzimi è stata utilizzata per studiare la struttura genetica del polichete di ambiente sabbioso intertidale Ophelia bicornis. Sono stati raccolti 690 individui diO. bicornisin 4 località corse, 8 sarde e una toscana. Le eterozigosità non sono risultate significativamente diverse tra loro al t-test applicato ai valori trasformati in arcoseno radice quadrata. È stata rilevata strutturazione genetica significativa [Fst=0.080±0.018 , P<0.001], che suggerisce che la dispersione delle larve planctotrofiche può non essere così efficace a grande distanza, oppure che la selezione locale gioca un ruolo importante nella differenziazione in popolazioni. I confronti comprendenti la popolazione più distante (Tirrenia, Toscana) presentano le distanze genetiche ed i valori di FSTpiù elevati, suggerendo che anche la distanza geografica ha un ruolo nel determinare la strutturazione genetica delle popolazioni. Non è presente però `isolamento da distanza', come evidenziato dal test di Mantel applicato alle matrici dei valori log-trasformati delle distanze geografiche e di flusso genico (P=0.169). La struttura genetica diO. bicornisè la risultante di due principali fattori: 1) la dispersione larvale, che tende all'omogeneizzazione genetica e 2) le esigenze di habitat, che favoriscono la frammentazione in popolazioni grazie alla selezione locale.
2004
Analisi della struttura genetica diOphelia bicornisSavigny, 1818 (Annelida, Polychaeta) nel Mediterraneo occidentale / Casu, Marco; Maltagliati, Ferruccio; Castelli, Alberto. - (2004). (Intervento presentato al convegno Ecologia quantitativa: metodi sperimentali, modelli teorici, applicazioni: atti del 13. Congresso nazionale della Società Italiana di Ecologia).
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