Il rapporto fra Sardegna ed Africa non può essere valutato solo in termini di contiguità geografica; come dimostrano le vicende storiche, esso affonda le sue radici nell'anima stessa dell'isola e del continente e costituisce un patrimonio comune, in parte registrato dalla tradizione mitografica. Non deve quindi stupire se le Università di Cagliari e Sassari (ed in particolare le cattedre legate allo studio del mondo classico) abbiano sempre guardato con interesse verso l'Africa Mediterranea, laLibyadei Cartaginesi e dei Latini, quella parte del "continente nero" compresa fra laTripolitania(la regione occidentale della moderna Libia) ed il Marocco, in opposizione alla Cirenaica e all'Egitto dove più forte era stata l'influenza greca, l'Africa intesa come una delle tre parti dell'oikouméneromana e per questo tassello fondamentale per la comprensione della galassia imperiale e della provincia Sardinia in particolare.Dal 1983 al 2004, in questi vent'anni di attività, gli interessi e gli impegni africani delle due Università sono aumentati, assecondando le esigenze e gli sviluppi della ricerca scientifica, della formazione professionale e culturale, della salvaguardia e del rispetto del patrimonio dell'Africa. Descrivere dettagliatamente queste attività è diventata dunque impresa ardua e, seppur meritevole di attenzione, non adatta allo spazio a disposizione in questa sede. Mi limiterò dunque a tracciare un quadro generale che dia maggior risalto al biennio 2002-2003.

La Cooperazione degli atenei sardi con i paesi del Maghreb: motivazioni, risultati, prospettive negli studi classici / Ibba, Antonio. - (2004).

La Cooperazione degli atenei sardi con i paesi del Maghreb: motivazioni, risultati, prospettive negli studi classici

Ibba, Antonio
2004-01-01

Abstract

Il rapporto fra Sardegna ed Africa non può essere valutato solo in termini di contiguità geografica; come dimostrano le vicende storiche, esso affonda le sue radici nell'anima stessa dell'isola e del continente e costituisce un patrimonio comune, in parte registrato dalla tradizione mitografica. Non deve quindi stupire se le Università di Cagliari e Sassari (ed in particolare le cattedre legate allo studio del mondo classico) abbiano sempre guardato con interesse verso l'Africa Mediterranea, laLibyadei Cartaginesi e dei Latini, quella parte del "continente nero" compresa fra laTripolitania(la regione occidentale della moderna Libia) ed il Marocco, in opposizione alla Cirenaica e all'Egitto dove più forte era stata l'influenza greca, l'Africa intesa come una delle tre parti dell'oikouméneromana e per questo tassello fondamentale per la comprensione della galassia imperiale e della provincia Sardinia in particolare.Dal 1983 al 2004, in questi vent'anni di attività, gli interessi e gli impegni africani delle due Università sono aumentati, assecondando le esigenze e gli sviluppi della ricerca scientifica, della formazione professionale e culturale, della salvaguardia e del rispetto del patrimonio dell'Africa. Descrivere dettagliatamente queste attività è diventata dunque impresa ardua e, seppur meritevole di attenzione, non adatta allo spazio a disposizione in questa sede. Mi limiterò dunque a tracciare un quadro generale che dia maggior risalto al biennio 2002-2003.
2004
La Cooperazione degli atenei sardi con i paesi del Maghreb: motivazioni, risultati, prospettive negli studi classici / Ibba, Antonio. - (2004).
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