La storia del rinvenimento dell'iscrizione I.C.O. Sard. 34 proveniente da Olbia è nota: durante i lavori per la costruzione della ferrovia nella città gallurese, fu trovata reimpiegata all'interno di una tomba romana; nei pressi, fu anche trovato il pilastrino che doveva sorreggerla. Ora, tale pilastrino si trova depositato presso il magazzino dell'ufficio olbiese della Soprintendenza Archeologica per le province di Sassari e Nuoro, mentre l'iscrizione stessa è esposta nel Museo Nazionale "G. A. Sanna" di Sassari. Già compresa nelcorpusdi M. G. Amadasi con il numero Sard. 34, è stata ripresa pochi anni or sono da E. Lipinski, il quale ha proposto di vedere in questa iscrizione una dedica del generale cartaginese Annone, figlio di Annibale, nel 258 a. C., alla fine della sua campagna vittoriosa in Sardegna. Ma l'attenzione degli studiosi si è soprattutto concentrata su due aspeui particolari del testo: la lunga genealogia, che riporta ben sedici antenati del dedicante, e la menzione, nelle due prime righe, del "popolo di Cartagine" ('m qrthdšt).
Una Genealogia punica: l'iscrizione I.C.O. Sard. 34 / Campus, Alessandro. - 27.1:(2004), pp. 207-217. (Intervento presentato al convegno Da Olbìa ad Olbia: 2500 anni di storia di una città mediterranea: atti del Convegno internazionale di studi).
Una Genealogia punica: l'iscrizione I.C.O. Sard. 34
Campus, Alessandro
2004-01-01
Abstract
La storia del rinvenimento dell'iscrizione I.C.O. Sard. 34 proveniente da Olbia è nota: durante i lavori per la costruzione della ferrovia nella città gallurese, fu trovata reimpiegata all'interno di una tomba romana; nei pressi, fu anche trovato il pilastrino che doveva sorreggerla. Ora, tale pilastrino si trova depositato presso il magazzino dell'ufficio olbiese della Soprintendenza Archeologica per le province di Sassari e Nuoro, mentre l'iscrizione stessa è esposta nel Museo Nazionale "G. A. Sanna" di Sassari. Già compresa nelcorpusdi M. G. Amadasi con il numero Sard. 34, è stata ripresa pochi anni or sono da E. Lipinski, il quale ha proposto di vedere in questa iscrizione una dedica del generale cartaginese Annone, figlio di Annibale, nel 258 a. C., alla fine della sua campagna vittoriosa in Sardegna. Ma l'attenzione degli studiosi si è soprattutto concentrata su due aspeui particolari del testo: la lunga genealogia, che riporta ben sedici antenati del dedicante, e la menzione, nelle due prime righe, del "popolo di Cartagine" ('m qrthdšt).File | Dimensione | Formato | |
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