Questo libro consta di due parti. La prima ricostruisce gli interventi dei sovrani spagnoli a favore dell'istruzione in Sardegna, in particolare quelli che portano alla fondazione delle due Università sarde; la preferenza accordata a quella di Sassari si spiega col fatto che quasi tutti questi interventi furono indirizzati a quello stesso collegio gesuitico che poi diventò l'Ateneo sassarese. Essi ebbero inizio nel 1543 quando, in occasione del parlamento celebrato quell'anno, le città di Sassari e di Cagliari presentarono a Carlo V una petizione per diventare sede di università e proseguirono durante la seconda metà del Cinquecento e i primi decenni del Seicento; nel frattempo, la fondazione di collegi gesuitici in entrambe queste città contribuì a crearvi una nuova e consistente fascia studentesca. Il primo traguardo di questa politica fu raggiunto nel 1617, quando Filippo III elevava il collegio di Sassari al rango di Università di diritto regio, sebbene limitatamente alle Facoltà di Filosofia e di Teologia; nel 1620 lo stesso sovrano autorizzava la costituzione dell'Università di Cagliari che dava inizio ai corsi accademici nel 1626; nel 1632 Filippo IV concedeva all'Università di Sassari le Facoltà di Diritto civile, Diritto canonico e Medicina.La seconda parte del libro è costituita da una raccolta di documenti, reperiti in vari archivi italiani e stranieri ed emananti per lo più dalla Cancelleria regia, sui diversi tipi di intervento degli stessi sovrani nei confronti dell'Università di Sassari durante i suoi decenni formativi, vale a dire fino al 1632; per la maggior parte, essi erano ancora inediti.
La Nascita dell'università in Sardegna: la politica culturale dei sovrani spagnoli nella formazione degli Atenei di Sassari e di Cagliari (1543-1632) / Turtas, Raimondo. - 1:(1988), p. 199.
La Nascita dell'università in Sardegna: la politica culturale dei sovrani spagnoli nella formazione degli Atenei di Sassari e di Cagliari (1543-1632)
1988-01-01
Abstract
Questo libro consta di due parti. La prima ricostruisce gli interventi dei sovrani spagnoli a favore dell'istruzione in Sardegna, in particolare quelli che portano alla fondazione delle due Università sarde; la preferenza accordata a quella di Sassari si spiega col fatto che quasi tutti questi interventi furono indirizzati a quello stesso collegio gesuitico che poi diventò l'Ateneo sassarese. Essi ebbero inizio nel 1543 quando, in occasione del parlamento celebrato quell'anno, le città di Sassari e di Cagliari presentarono a Carlo V una petizione per diventare sede di università e proseguirono durante la seconda metà del Cinquecento e i primi decenni del Seicento; nel frattempo, la fondazione di collegi gesuitici in entrambe queste città contribuì a crearvi una nuova e consistente fascia studentesca. Il primo traguardo di questa politica fu raggiunto nel 1617, quando Filippo III elevava il collegio di Sassari al rango di Università di diritto regio, sebbene limitatamente alle Facoltà di Filosofia e di Teologia; nel 1620 lo stesso sovrano autorizzava la costituzione dell'Università di Cagliari che dava inizio ai corsi accademici nel 1626; nel 1632 Filippo IV concedeva all'Università di Sassari le Facoltà di Diritto civile, Diritto canonico e Medicina.La seconda parte del libro è costituita da una raccolta di documenti, reperiti in vari archivi italiani e stranieri ed emananti per lo più dalla Cancelleria regia, sui diversi tipi di intervento degli stessi sovrani nei confronti dell'Università di Sassari durante i suoi decenni formativi, vale a dire fino al 1632; per la maggior parte, essi erano ancora inediti.File | Dimensione | Formato | |
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