Questo quarto volume della collana “Tharros Felix”, istituita dal Dipartimento di Storia dell’Ateneo sassarese e dal Consorzio Uno per la promozione degli studi universitari di Oristano, rappresenta un esempio di cooperazione interistituzionale fra la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano con il suo nuovo soprintendente Marco Edoardo Minoja e la nostra Università, già sperimentata nelle ricerche subacquee delKorakodes portus, delNeapolitanus portus, delTharrensis portuse prossimamente nell’Herculis portus, in relazione alla comune costruzione di un 3D su questo fondamentale scalo della Sardegna meridionale.In particolare attrae la nostra attenzione la fondamentaleeditio princepsdel recentissimo scavo di Sa Osa di Cabras, coordinato dall’archeologo Alessandro Usai, che firma con i soci fondatori della collana questo volume. Lo scavo offre le linee di lettura della dinamica del paesaggio di un fiume (il Tirso) presso le sue foci, focalizzando l’attenzione, attraverso i più diversi contributi geomorfologici, paleobotanici, paleofaunistici, archeologici ecc., su una comunità di Sardi sia di fase prenuragica, sia e soprattutto di varie fasi nuragiche, che si adatta a un ambiente problematico a causa delle esondazioni del Tirso, ma organizza gli spazi in funzione di colture anche specializzate, quale la viticoltura (che qui a Sa Osa restituisce i più importanti dati, credo, del Mediterraneo occidentale). Il volume si sofferma inoltre sull’ora occidua Sardiniae, la costa di ponente dell’isola, con contributi sulla portualità antica e medievale tharrense, sul deposito costiero nuragico di Su Pallosu, utile alla definizione della linea di riva sullo scorcio del II millennio a.C. della cala Su Pallosu, sull’archeologia dei paesaggi di S'Uraki-San Vero Milis, e su un mito greco – quello dei Tespiadi – forse radicato nel Sinis di Monte Prama. La terza parte del volume offre contributi di studiosi della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari, della nostra Università e dell’Accademia di Belle Arti di Sassari, incentrati sui Nuragici, i Fenici e l’acqua.
Presentazione / Mastino, Attilio. - (2011), pp. 7-9.
Presentazione
Mastino, Attilio
2011-01-01
Abstract
Questo quarto volume della collana “Tharros Felix”, istituita dal Dipartimento di Storia dell’Ateneo sassarese e dal Consorzio Uno per la promozione degli studi universitari di Oristano, rappresenta un esempio di cooperazione interistituzionale fra la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano con il suo nuovo soprintendente Marco Edoardo Minoja e la nostra Università, già sperimentata nelle ricerche subacquee delKorakodes portus, delNeapolitanus portus, delTharrensis portuse prossimamente nell’Herculis portus, in relazione alla comune costruzione di un 3D su questo fondamentale scalo della Sardegna meridionale.In particolare attrae la nostra attenzione la fondamentaleeditio princepsdel recentissimo scavo di Sa Osa di Cabras, coordinato dall’archeologo Alessandro Usai, che firma con i soci fondatori della collana questo volume. Lo scavo offre le linee di lettura della dinamica del paesaggio di un fiume (il Tirso) presso le sue foci, focalizzando l’attenzione, attraverso i più diversi contributi geomorfologici, paleobotanici, paleofaunistici, archeologici ecc., su una comunità di Sardi sia di fase prenuragica, sia e soprattutto di varie fasi nuragiche, che si adatta a un ambiente problematico a causa delle esondazioni del Tirso, ma organizza gli spazi in funzione di colture anche specializzate, quale la viticoltura (che qui a Sa Osa restituisce i più importanti dati, credo, del Mediterraneo occidentale). Il volume si sofferma inoltre sull’ora occidua Sardiniae, la costa di ponente dell’isola, con contributi sulla portualità antica e medievale tharrense, sul deposito costiero nuragico di Su Pallosu, utile alla definizione della linea di riva sullo scorcio del II millennio a.C. della cala Su Pallosu, sull’archeologia dei paesaggi di S'Uraki-San Vero Milis, e su un mito greco – quello dei Tespiadi – forse radicato nel Sinis di Monte Prama. La terza parte del volume offre contributi di studiosi della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari, della nostra Università e dell’Accademia di Belle Arti di Sassari, incentrati sui Nuragici, i Fenici e l’acqua.File | Dimensione | Formato | |
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