Lo studio interessa una subregione geografica della Sardegna centrale costituita da un ampio spazio territoriale caratterizzato in passato dal corso del fiume Tirso ed, oggi, in parte, occupato dal bacino artificiale del lago Omodeo.In questo territorio, vasto circa 550 kmq, sono numerose ed evidenti le testimonianze archeologiche relative alla presenza umana a partire dall'epoca prenuragica sino all'età nuragica ed oltre, in età romana ed alto medievale.All'interno di quest'area sono stati sinora individuati numerosi ipogei a grotticella artificiale isolati o disposti in piccoli gruppi di due tombe oppure riuniti in necropoli più vaste.Frequenti sono gli elementi architettonico-decorativi legati alla riproduzione di particolari strutturali attinti dagli elementi di contesti abitativi nonché la decorazione pittorica di colore rosso e la tecnica pittorica associata ad elementi scolpiti.L'ubicazione preferenziale delle necropoli appare orientata verso zone collinari, in posizione di versante sfruttando i banchi di rocce tufacee su quote abbastanza elevate (quota media 300 m s.l.m.) con orientamento rivolto verso il corso del fiume.Dalla localizzazione degli ipogei appare evidente la tendenza degli abitati a gravitare intorno all'area fluviale de Tirso apprezzata sia per le elevate potenzialità di sfruttamento economico, sia per l'importanza del corso d'acqua come via di comunicazione e quindi di collegamento e controllo di un più vasto ambito geografico.

Le Sepolture ipogee della Media Valle del Tirso: tipologia, distribuzione ed analisi territoriale / Depalmas, Anna. - (2000), pp. 835-845. (Intervento presentato al convegno L'ipogeismo nel Mediterraneo: origini, sviluppo, quadri culturali: atti del Congresso internazionale).

Le Sepolture ipogee della Media Valle del Tirso: tipologia, distribuzione ed analisi territoriale

Depalmas, Anna
2000-01-01

Abstract

Lo studio interessa una subregione geografica della Sardegna centrale costituita da un ampio spazio territoriale caratterizzato in passato dal corso del fiume Tirso ed, oggi, in parte, occupato dal bacino artificiale del lago Omodeo.In questo territorio, vasto circa 550 kmq, sono numerose ed evidenti le testimonianze archeologiche relative alla presenza umana a partire dall'epoca prenuragica sino all'età nuragica ed oltre, in età romana ed alto medievale.All'interno di quest'area sono stati sinora individuati numerosi ipogei a grotticella artificiale isolati o disposti in piccoli gruppi di due tombe oppure riuniti in necropoli più vaste.Frequenti sono gli elementi architettonico-decorativi legati alla riproduzione di particolari strutturali attinti dagli elementi di contesti abitativi nonché la decorazione pittorica di colore rosso e la tecnica pittorica associata ad elementi scolpiti.L'ubicazione preferenziale delle necropoli appare orientata verso zone collinari, in posizione di versante sfruttando i banchi di rocce tufacee su quote abbastanza elevate (quota media 300 m s.l.m.) con orientamento rivolto verso il corso del fiume.Dalla localizzazione degli ipogei appare evidente la tendenza degli abitati a gravitare intorno all'area fluviale de Tirso apprezzata sia per le elevate potenzialità di sfruttamento economico, sia per l'importanza del corso d'acqua come via di comunicazione e quindi di collegamento e controllo di un più vasto ambito geografico.
2000
Le Sepolture ipogee della Media Valle del Tirso: tipologia, distribuzione ed analisi territoriale / Depalmas, Anna. - (2000), pp. 835-845. (Intervento presentato al convegno L'ipogeismo nel Mediterraneo: origini, sviluppo, quadri culturali: atti del Congresso internazionale).
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